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Le ricerche di Gerona 2005

(19-09-2017) Malattie infiammatorie intestinali: il contributo della disbiosi



Il microbioma da salvare

Importanti progressi si sono verificati nella conoscenza della patogenesi delle malattie infiammatorie intestinali (IBD) negli ultimi dieci anni, e forse il più importante, e clinicamente vantaggioso di questi progressi è stata la scoperta del microbioma come una componente chiave e poliedrica dell’infiammazione.

Una vasta comunità di microrganismi commensali, comunemente indicata come flora intestinale, colonizza il tratto gastrointestinale (GI). Il coinvolgimento della flora intestinale nel mantenimento dell'ecosistema intestinale è duplice: guida le cellule immunitarie ad accogliere i batteri benefici e protegge l’ospite dagli agenti patogeni. Tuttavia, quando la composizione microbica sana e la funzione intestinale vengono interrotte (disbiosi), la flora intestinale disbiosica può innescare l'avvio e lo sviluppo di varie malattie gastrointestinali, tra cui le IBD che includono principalmente la colite ulcerosa (UC) e la malattia (CD) di Crohn. Numerosi studi suggeriscono che i vari fattori ambientali e genetici contribuiscono alla patogenesi delle IBD. In particolare, la flora intestinale è un fattore chiave associato all'attivazione e presentazione della malattia. La disbiosi intestinale nei pazienti con IBD è definita come una riduzione dei batteri commensali benefici e un arricchimento di batteri commensali potenzialmente nocivi.

Il microbioma intestinale è il più grande gruppo noto di cellule nell’organismo umano, ed è ora riconosciuto come un organo a sé stante. Gli studi iniziali sul microbioma hanno riguardato un possibile ruolo della manipolazione batterica del sistema immunitario nella patogenesi delle malattie infiammatorie intestinali, e hanno considerato l’identificazione di una specie batterica specifica, e non erano rappresentativi di un modello realizzabile di infiammazione generale nelle IBD.
Più recentemente c'è stato uno spostamento verso il concetto di disbiosi e l'accettazione che un certo numero di fattori batterici possano interagire con il sistema immunitario in modo che intervenga l'infiammazione.

Su questi temi è stata pubblicata una revisione concentrata sul ruolo che in passato aveva il microbiota nelle IBD, sulle evidenze attuali della disbiosi nelle IBD e anche sulle principali modalità terapeutiche per influenzare l’insorgenza delle IBD influenzando la flora intestinale. Tra questi vanno certamente ricordati: probiotici, prebiotici, trapianti fecali del microbiota ed emergenti interventi dietoterapeutici.

Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28293937
Gut microbiota and inflammatory bowel disease: an update.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28261015
Host-microbial Cross-talk in Inflammatory Bowel Disease.

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