(27-03-13) La morte cardiaca improvvisa degli atleti
I moderni esami diagnostici non sembrano essere in grado di prevenire la morte cardiaca improvvisa di un atleta, visto che la cronaca continua a riproporci il problema di giovani stroncati sui campi da gioco (come ad esempio il pallavolista Vigor Bovolenta o il calciatore Alessio Miceli). ?Gli esami di routine che si fanno possono non identificare i casi limite in cui tutto sembra normale, ma non ? cos? - dice Antonio Bartorelli, responsabile della Cardiologia interventistica dell'Istituto Monzino di Milano - l'unico esame che pu? escludere con certezza la presenza di malattia ? la Tac coronarica, che per? non ? di routine?.
Nella maggior parte dei casi il cuore si ferma per una aritmia, al di sotto dei 35 anni la causa ? spesso genetica, negli atleti oltre i 35 anni la causa pi? frequente ? la cardiopatia ischemica secondaria a malattia aterosclerotica delle coronarie. Una condizione comune nel mondo occidentale. E' vero che l'esercizio fisico previene da queste patologie, per? non garantisce un'immunit? al 100%, bisogna tenere sempre presenti i fattori di rischio validi anche per gli atleti, come la familiarit?, il fumo, la pressione alta, il colesterolo e il diabete.
Fonte: edott.it
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