(27-03-13) Dolore cronico, pazienti sempre pi? poveri
In Europa il dolore cronico ? una delle patologie pi? comuni per le quali gli
individui si rivolgono a un medico. Circa un terzo dei pazienti che ne soffre
lamenta la riduzione del proprio reddito familiare pari a circa il 31%. Anche
in Italia, tra i pazienti con dolore cronico, tre su dieci ritengono di aver
perso delle opportunit? professionali e hanno registrato una diminuzione media
del loro reddito intorno al 24%.
Pi? di un terzo delle persone affette da dolore cronico riscontra difficolt? a
svolgere le normali attivit? quotidiane. Gli italiani colpiti da dolore cronico
sopportano per circa 3 anni, prima di trovare una soluzione che possa dar loro
sollievo. Il 47% dei pazienti soffre di dolori continui alla schiena e un
terzo, in modo specifico, di dolori nella zona lombare. Il 27% dei pazienti
conferma gli effetti negativi sull'attivit? lavorativa, con una media di 12,5
giorni di assenza dal lavoro nell'ultimo anno. Ugualmente problematica la vita
quotidiana e le relazioni personali: fare il bagno o la doccia risulta
difficoltoso per il 36%, svolgere lavori domestici per il 58%, guidare per il
45%.
Il 16% dei pazienti utilizza il web come fonte primaria di informazioni sul
proprio dolore cronico. Un terzo dei pazienti conferma di avere provato tre o
pi? terapie ma ben il 70% continua ad avvertire il dolore cronico per pi? di 12
ore nonostante i trattamenti e il 42% si ritiene mediamente soddisfatto della
terapia, mentre 1 su 10 la definisce "inadeguata" e "insoddisfacente".
Commenta Paolo Poli, direttore della U.O. Terapia del dolore dell'Azienda
ospedaliera universitaria Pisana dell'ospedale di Santa Chiara di Pisa: ?La
legge obbliga tutto il personale sanitario a rilevare il dolore e a trattarlo.
L'applicazione della legge si scontra per? con la scarsa informazione alla
popolazione e con l'insufficiente conoscenza dei medici di famiglia delle
metodiche di trattamento del dolore cronico?.
Fonte: edott.it
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