(09-04-13) Il medico dia il buon esempio sugli stili di vita
Tre esperti di salute pubblica statunitensi lanciano una proposta provocatoria
ma efficace: inserire nella routine quotidiana dei medici un programma di
micropause dedicate all'attivit? fisica. Solo cos?, infatti, il medico potr?
migliorare il proprio stato di salute e diventare davvero il modello di
riferimento per i propri pazienti
Che i medici si curino poco ? cosa nota, ma pare che siano anche molto restii
a sperimentare su se stessi i benefici della prevenzione primaria attraverso
corretti stili di vita. Lo denunciano, sulle pagine di Jama, Antronette K.
Yancey, Robert E. Sallis e Roshan Bastani, tre esperti di prevenzione della
Ucla School of public health di Los Angeles, negli Stati Uniti. I dati parlano
da s?: il 55% dei medici canadesi di sesso maschile e il 25% delle donne medico
? sovrappeso od obeso. La maggioranza di essi non segue le raccomandazioni
delle linee guida n? in materia di alimentazione n? di attivit? fisica.
Sovrappeso e abitudine al fumo
Uno studio effettuato su 498 medici statunitensi riferisce che il 53% dei
colleghi ? obeso o sovrappeso. Vi sono poi i dati del notissimo Women
physicians health study, secondo i quali solo il 49% dei medici statunitensi
segue le raccomandazioni validate sugli stili di vita. In Italia non vi sono
dati ufficiali, ma nemmeno segnali che le abitudini dei medici si discostino
significativamente da quelle della media della popolazione. ?Diversi studi
hanno dimostrato l'importanza del medico quale modello di riferimento in fatto
di salute? spiegano gli autori. ?? provato, per esempio, che un medico
sovrappeso o fumatore sar? meno efficace di uno normopeso o non fumatore nel
convincere il proprio paziente a mettersi a dieta o ad abbandonare la
sigaretta. Il problema ? che i medici cominciano soltanto ora a comprendere ed
accettare la loro responsabilit? come testimonial e sostenitori di sane
abitudini di vita?. Gli autori proseguono nelle loro argomentazioni esaminando
il cibo servito nell'ambito dei convegni medici e l'agenda degli incontri di
formazione continua: nel primo caso abbondano piatti poco salutari o comunque
troppo ricchi per una giornata passata seduti ad ascoltare i relatori, mentre
non accade praticamente mai che il programma di un incontro di studio preveda
uno spazio per muoversi o per fare tutti insieme un po' di esercizio. ?Sono
segnali significativi: in fondo basterebbe un po' di accortezza per dare il
buon esempio, almeno nelle occasioni ufficiali? spiegano i tre editorialisti.
Pause lavoro in movimento
Le interruzioni organizzate sul posto di lavoro per invitare i dipendenti a
muoversi stanno prendendo piede negli Stati Uniti e potrebbero facilmente
essere importate anche in Italia. Si tratta di pause di 10 minuti, ripetute due
o tre volte nel corso della giornata, in cui si propongono semplici esercizi
effettuabili alla scrivania o nei corridoi. ?La nostra proposta ? di
strutturare programmi di micro-esercizio su base scientifica. Non basta
muoversi a casaccio, ma bisogna creare una sequenza che sia al contempo
divertente e utile in termini di lavoro cardiovascolare? spiegano. La proposta
? gi? stata raccolta da alcuni gruppi ospedalieri statunitensi, come l'Henry
Ford health system di Detroit o il centro medico Kaiser permanente di Torrance,
in California. Altri centri di Los Angeles hanno adottato uno schema di piccole
pause per l'attivit? fisica all'interno delle riunioni che durano pi? di
un'ora. ?? possibile incorporare l'attivit? fisica nella vita di tutti i giorni
senza turbare il processo produttivo e i medici sono i soggetti migliori per
dimostrare la fattibilit? del nostro modello? concludono gli epidemiologi
californiani. ?Non ? accettabile che proprio gli operatori sanitari siano cos?
poco sensibili ai guadagni che si possono ottenere, in termini di salute ma
anche economici, con un cambiamento delle abitudini?.
Fonti:
JAMA 2013; 309(2): 141-142
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