(09-04-13) Per l?ovaio policistico la rivoluzione delle cure
Per curare la sindrome dell'ovaio policistico bisogna avere un approccio
integrato e consigliare alla paziente di fare attivit? fisica, avere una sana
alimentazione, imparare tecniche antistress e meditative e persino sottoporsi
ad agopuntura. Un'ampia e recente review, pubblicata su Therapeutic Advances in
Endocrinology and Metabolism, a cura di Evanthia Diamanti-Kandarakis, una delle
massime esperte di sindrome dell'ovaio policistico, documenta il cambiamento di
modello nell'analisi e nella cura di questo diffuso disturbo femminile che
interessa dal 5 al 10% delle donne in et? fertile e che porta a irregolarit?
mestruali, a ridotta fertilit?, spesso a sovrappeso e obesit?, a eccessiva
presenza di peli (irsutismo), ma anche a significative alterazioni relative al
metabolismo dei grassi e dell'insulina.
Per fare una diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico ? necessario
riscontrare almeno due dei seguenti sintomi: iperandrogenismo, anovulazione
cronica, ovaio policistico con presenza, all'esame ecografico, di pi? di dieci
cisti di 2-8 mm ciascuna. Da questo punto di vista, la malattia ? tipicamente
endocrinologica e come tale ? stata trattata per anni tramite ormoni femminili
(estroprogestinici o solo progesterone) e antiandrogeni, con effetti vari e non
molto soddisfacenti. I contraccettivi, anche quelli che contengono bassi
livelli di estrogeni, non solo non sono efficaci verso le alterazioni
metaboliche della malattia, ma possono peggiorare il profilo lipidico, con
aumento soprattutto dei trigliceridi.
Tra il 60 e l'80% delle donne affette dalla sindrome presenta resistenza,
l'anticamera del diabete, della sindrome metabolica e delle patologie
cardiovascolari. Da dove viene la resistenza insulinica? Dalla sedentariet?,
dalla dieta contemporanea basata sui precotti, dallo stress. L'insieme di
questi fattori causa sovrapproduzione di radicali liberi e d'infiammazione,
strettamente intrecciata alla resistenza insulinica, ma anche all'origine di
ansia e depressione, molto presenti tra queste donne. L'ultimo numero di Nature
Review Neuroscience spiega proprio come la regolazione dell'insulina e del
ciclo del glucosio riguardi tutto il sistema e svolgono un ruolo centrale
l'ipotalamo e il sistema nervoso vegetativo.
Fonte: edott.it
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