(24-04-13) Le fibre tengono lontano l’ictus
Seguire una dieta ricca di fibre abbassa in modo significativo il rischio di
ictus. «Nel complesso, i nostri dati supportano le raccomandazioni dietetiche
che consigliano di aumentare l'assunzione di fibre alimentari totali»
Seguire una dieta ricca di fibre abbassa in modo significativo il rischio di
ictus. «Nel complesso, i nostri dati supportano le raccomandazioni dietetiche
che consigliano di aumentare l'assunzione di fibre alimentari totali» afferma
Diane Threapleton, ricercatrice dell'Università di Leeds, Regno Unito, e
coautrice di una metanalisi pubblicata sulla rivista Stroke. «Una volta nello
stomaco e nell’intestino tenue, le fibre solubili formano un gel, rallentando
da un lato il tasso di assorbimento dei nutrienti e dall’altro lo svuotamento
gastrico. Ciò aumenta il senso di sazietà e diminuisce la quantità di cibo
ingerito, con conseguente riduzione del peso» spiega Threapleton. Inoltre la
fermentazione batterica dell’amido e delle fibre solubili, che avviene nel
grosso intestino, produce acidi grassi a catena corta, che inibiscono la
sintesi del colesterolo nel fegato, riducendone i livelli nel sangue. «Dati i
loro benefici, le fibre sono state messe in relazione a diversi fattori di
rischio per l’ictus. Alcuni studi ne hanno indicato un effetto protettivo,
altri no. Comunque, a oggi non esistono metadati sull’argomento» sottolinea la
ricercatrice britannica, i cui studi di dottorato sono finanziati dalla Kellogg
Marketing and Sales Company. I ricercatori hanno quindi estrapolato dalla
letteratura 8 studi prospettici di coorte, svolti in Nord Europa, Stati Uniti,
Australia e Giappone, che ponevano in relazione l’assunzione di fibre in
soggetti sani con l'incidenza del primo ictus. I dati raccolti indicano che per
ogni aumento di 7 grammi del consumo quotidiano di fibre, il rischio di ictus
ischemico o emorragico cala del 7%. «Gli americani sono i più svantaggiati,
dato che la loro assunzione giornaliera di fibre è 13 grammi per le donne e 17
per gli uomini, di molto inferiore ai 21-25 e ai 30-38 suggeriti,
rispettivamente per donne e uomini, dalle linee guida. Tuttavia, pochi assumono
più di 25 grammi al giorno, e l’estrapolazione del rischio di ictus in
relazione a una maggiore assunzione va fatta con cautela» conclude Threapleton,
sottolineando la possibile presenza di fattori di confondimento: «Il consumo di
fibre potrebbe implicare altri comportamenti salutari, come meno fumo e più
esercizio fisico, in grado di ridurre di per sé il rischio di ictus».
Fonti:
Stroke. 2013 Mar 28. [Epub ahead of print]
doctornews33
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