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Le ricerche di Gerona 2005

(28-04-13) Meno peso se gli incentivi sono di gruppo



A parità di risorse investite si perde più peso con incentivi finanziari
indirizzati a un gruppo di persone piuttosto che ai singoli individui

A parità di risorse investite si perde più peso con incentivi finanziari
indirizzati a un gruppo di persone piuttosto che ai singoli individui. In altre
parole, la possibilità di guadagnare più soldi competendo con altre persone
sollecita maggiormente gli individui sovrappeso, che riescono a perdere i chili
di troppo con più efficacia. Queste le conclusioni di uno studio nato dalla
collaborazione di ricercatori della Perelman school of medicine di
Philadelphia, della Carnegie Mellon university di Pittsburgh, e dell’Università
del Michigan, e pubblicato sull’ultimo numero di Annals of internal medicine.
Data la crescente diffusione di obesità e sovrappeso nella maggior parte dei
paesi occidentali, una delle sfide di sanità pubblica e istituzioni private è
quella di trovare nuove strategie per combattere questa piaga sociale,
cambiando comportamenti e stili di vita. Uno dei metodi più promettenti,
adottati da molti grandi datori di lavoro negli Stati Uniti, consiste nel
garantire premi in denaro agli impiegati che riescono a calare di peso. Questa
strategia si è rilevata valida a breve termine e su base individuale, ma non si
sa quale sia l’efficacia, a breve e lungo termine, di un intervento che fa
invece leva sull’intero gruppo di lavoratori. Perciò i ricercatori hanno svolto
un trial controllato randomizzato nel quale hanno confrontato due distinte
strategie incentivanti la perdita di peso: la prima garantiva un premio di 100
dollari al mese a ogni singolo individuo che avesse raggiunto gli obiettivi di
perdita di peso; la seconda, invece, offriva a gruppi di 5 persone 500 dollari
al mese, e i soggetti che raggiungevano gli obiettivi potevano guadagnare anche
i soldi dei compagni che non riuscivano nel loro intento. «Abbiamo coinvolto
105 lavoratori che presentavano un indice di massa corporea compreso tra 30 e
40 e, in modo casuale, abbiamo proposto l’incentivo con la prima o la seconda
modalità» spiega il coordinatore dello studio Kevin Volpp. E continua: «Queste
strategie sono state proposte per 6 mesi, dopodiché abbiamo valutato l’outcome
primario, ossia la perdita di peso». Il risultato? Gli incentivi di gruppo
hanno portato a una maggiore riduzione di peso rispetto a quelli individuali,
con oltre 3 chili in più persi dopo 6 mesi. Anche se svolto in un solo centro,
questo studio è il primo a indicare come le modalità con cui vengono proposti
gli incentivi possano avere un effetto sul raggiungimento dell’obiettivo. Di
certo, rivolgersi al gruppo di lavoratori piuttosto che ai singoli mette in
gioco sia la possibilità di un guadagno maggiore sia la competizione tra
colleghi, e ciò rende la motivazione più forte. «Sulla base di queste evidenze,
datori di lavoro, assicurazioni e istituzioni sanitarie potranno creare
programmi incentivanti la perdita di peso più efficaci, con una semplice
attenzione alla strategia» conclude Volpp.

Fonti:
Ann Intern Med. 2 April 2013;158(7):505-514
doctornews33


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