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Le ricerche di Gerona 2005

(10-05-13) Obesità: ragazzine pigre rischiano di più



Nei ragazzi e nelle ragazze durante le fasi iniziali della pubertà, le
prestazioni neuromuscolari e le caratteristiche antropometriche appaiono
associate con i livelli abituali di attività fisica.

Lo studio

In uno studio trasversale su 72 ragazzini sani (39 maschi e 33 femmine) di età
compresa tra 8 e 14 anni, sono state confrontate la differenze di sesso
(riferite a 3 stadi di maturazione dei caratteri sessuali secondari secondo la
scala di Tanner (T1-T3) e le caratteristiche delle prestazioni motorie. Le
variabili di outcome includevano le misurazioni della composizione corporea
(DEXA), la valutazione della funzione neuromuscolare, e dei livelli di attività
fisica (passi/giorno) misurati con accelerometro.

L'attività fisica è stata inferiore nelle ragazze rispetto ai ragazzi agli
stadi T2 e T3, ma non vi era alcuna differenza tra i sessi al T1. L'attività
fisica aumentava con il progredire degli stadi di Tanner per i ragazzi, ma
nelle ragazze non erano evidenze di differenze nella progressione dei 3 stadi
(fasi). L'attività fisica in ogni fase Tanner era fortemente associata (R (2)>
0.85) con le caratteristiche neuromuscolari, sia per i ragazzi, sia per le
ragazze, ma la percentuale di grasso corporeo era anche associata con
l'attività fisica per le ragazze in fase T3.

Secondo gli autori, in questo campione, le ragazze nelle prime fasi della
pubertà mostravano bassi livelli di attività fisica. Quindi, poiché la
sedentarietà è un fattore noto per contribuire allo sviluppo di obesità e
diabete di tipo 2 nei giovani, questo studio aiuta a identificare eventuali
fattori collaboranti alla sedentarietà, soprattutto nelle ragazze giovani,
fornendo potenziali bersagli per un intervento correttivo precoce.

Clinica Pratica

I ragazzini che si trovano nel periodo della pubertà sono più soggetti a
subire le mode e a cedere al fascino delle tecnologie avanzate. Questo comporta
una sostanziale tendenza alla sedentarietà che va corretta stimolando l’
attività fisica fina dall’età infantile. Uno stimolo che deve venire dagli
educatori, dal medico e da tutta la famiglia, genitori in testa.

Autore: Patrizia Maria Gatti

Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23415611
J Pediatr. 2013 Feb 14. pii: S0022-3476(13)00038-3. doi: 10.1016/j.jpeds.
2013.01.014. [Epub ahead of print]
Associations between Neuromuscular Function and Levels of Physical Activity
Differ for Boys and Girls during Puberty.


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