(11-05-13) Cuore a rischio per i calvi
Nel valutare il profilo di rischio cardiovascolare dei pazienti, meglio tenere
in conto anche uno sguardo alla capigliatura. In caso di calvizie, con la
classica chierica sul vertice, occorre prestare particolare attenzione. Secondo
una ricerca giapponese, condotta all'Università di Tokyo e pubblicata su
British Medical Journal Open, la presenza di questa forma di calvizie nei
maschi sarebbe correlata con un rischio cardiovascolare quasi doppio, in
particolare nei maschi più giovani, cioè sotto i 55 anni di età. Lo studio ha
preso in considerazione i dati emersi da sei grandi ricerche di popolazione e
gli autori hanno anche provato a spiegare i motivi di questo incremento del
rischio, peraltro già dimostrato in altri trials. La perdita dei capelli può
essere sicuramente correlata ad una particolare sensibilità del soggetto
all'azione del testosterone, che ovviamente entra in gioco in diversi processi
endocrini dell'organismo, ma soprattutto può anche essere segno di resistenza
all'insulina e di infiammazione cronica. Proprio questi aspetti, visto che la
ridotta tolleranza glucidica ed uno stato infiammatorio protratto possono
incrementare il rischio per cuore e vasi, paiono significativi per l'aumento
del rischio cardiovascolare.
Fonte: edott.it
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