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Le ricerche di Gerona 2005

(18-05-13) Le fibre tengono lontano l’ictus



Seguire una dieta ricca di fibre abbassa in modo significativo il rischio di
ictus. «Nel complesso, i nostri dati supportano le raccomandazioni dietetiche
che consigliano di aumentare l'assunzione di fibre alimentari totali» afferma
Diane Threapleton, ricercatrice dell'Università di Leeds, Regno Unito, e
coautrice di una metanalisi pubblicata sulla rivista Stroke. «Una volta nello
stomaco e nell’intestino tenue, le fibre solubili formano un gel, rallentando
da un lato il tasso di assorbimento dei nutrienti e dall’altro lo svuotamento
gastrico. Ciò aumenta il senso di sazietà e diminuisce la quantità di cibo
ingerito, con conseguente riduzione del peso» spiega Threapleton. Inoltre la
fermentazione batterica dell’amido e delle fibre solubili, che avviene nel
grosso intestino, produce acidi grassi a catena corta, che inibiscono la
sintesi del colesterolo nel fegato, riducendone i livelli nel sangue. «Dati i
loro benefici, le fibre sono state messe in relazione a diversi fattori di
rischio per l’ictus. Alcuni studi ne hanno indicato un effetto protettivo,
altri no. Comunque, a oggi non esistono metadati sull’argomento» sottolinea la
ricercatrice britannica, i cui studi di dottorato sono finanziati dalla Kellogg
Marketing and Sales Company. I ricercatori hanno quindi estrapolato dalla
letteratura 8 studi prospettici di coorte, svolti in Nord Europa, Stati Uniti,
Australia e Giappone, che ponevano in relazione l’assunzione di fibre in
soggetti sani con l'incidenza del primo ictus. I dati raccolti indicano che per
ogni aumento di 7 grammi del consumo quotidiano di fibre, il rischio di ictus
ischemico o emorragico cala del 7%. «Gli americani sono i più svantaggiati,
dato che la loro assunzione giornaliera di fibre è 13 grammi per le donne e 17
per gli uomini, di molto inferiore ai 21-25 e ai 30-38 suggeriti,
rispettivamente per donne e uomini, dalle linee guida. Tuttavia, pochi assumono
più di 25 grammi al giorno, e l’estrapolazione del rischio di ictus in
relazione a una maggiore assunzione va fatta con cautela» conclude Threapleton,
sottolineando la possibile presenza di fattori di confondimento: «Il consumo di
fibre potrebbe implicare altri comportamenti salutari, come meno fumo e più
esercizio fisico, in grado di ridurre di per sé il rischio di ictus».

Fonti:
Stroke. 2013 Mar 28. [Epub ahead of print]
teamsalute.it


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