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Le ricerche di Gerona 2005

(05-06-13) Con fast food vicino a casa, la massa corporea cresce



Uno studio americano condotto da un gruppo di ricercatori del Md Anderson cancer center di Houston, in Texas, conferma la stretta relazione esistente tra quantità di fast-food presenti nel quartiere di residenza e il rischio di sovrappeso e obesità. La ricerca, diretta da Lorraine Reitzel, del Department of health disparities research dell'Università del Texas, è stata appena pubblicata sull'American Journal of Public Health: secondo i ricercatori – che si sono concentrati su una coorte di oltre 1.400 adulti afroamericani appartenenti alla stessa Chiesa metodista (una delle più grandi degli Stati Uniti) – hanno osservato che questa nefasta relazione è tanto più marcata quanto più basso è il livello socioeconomico. È stato scelto un campione di popolazione nera perché la letteratura indica che si tratta del gruppo etnico statunitense con il più alto tasso di obesità, in particloare per la popolazione femminile, e perché esso appare aumentare a un ritmo più rapido che per gli altri gruppi etnici. «Dobbiamo individuare le relazioni e i fattori scatenanti che si correlano con l'aumento di indice di massa corporea in questa popolazione» spiega Reitzel. «Questa informazione può aiutare a strutturare politiche e interventi per prevenire le disparità nell'ambito della salute». I ricercatori hanno preso in esame il luogo di residenza dei soggetti, geolocalizzando con precisione sulla mappa i rispettivi indirizzi, per misurare prossimità e densità di ristoranti fast-food nei dintorni. I soggetti, ovviamente concentrati in un'area attorno alla chiesa di riferimento, sono stati poi suddivisi in base alla fascia di reddito, sopra o sotto i 40.000 dollari l'anno, parametro finora ignorato negli studi precedenti in questi ambito, e in base a variabili come genere, età, attività fisica, educazione, stato civile e presenza di bambini nel nucleo familiare (in sé associata a maggiore attività fisica). La densità di ristoranti fast-food è stata calcolata in quattro cerchi concentrici attorno a ciascuna abitazione (con un raggio di 800 metri, 1,6, 3,2 e 8 chilometri), rilevando una significativa associazione tra un'elevata densità media di fast food nelle immediate vicinanze, fino a 3,2 chilometri di raggio, e aumento dell'indice di massa corporea, soprattutto nella fascia di più basso reddito. Anche la prossimità del fast food più vicino a ciascuna abitazione è risultata costituire un fattore di rischio indipendente, a prescindere dal reddito.

Am J Public Health. Published online ahead of print May 16, 2013: e1–e7
Fonte: doctor33- 24 maggio 2013

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