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Le ricerche di Gerona 2005

(09-06-13) Sole e vitamina D proteggono le donne dai fibromi



Le donne con livelli sufficientemente elevati di vitamina D, hanno un terzo di
probabilità in meno di sviluppare fibromi uterini, i temuti tumori benigni
principale causa di asportazione dell’utero

Le donne con livelli sufficientemente elevati di vitamina D, hanno un terzo di
probabilità in meno di sviluppare fibromi uterini, i temuti tumori benigni
principale causa di asportazione dell’utero. Lo affermano, in un articolo
pubblicato sulla rivista Epidemiology, alcuni ricercatori coordinati da Donna
Baird dell'Istituto nazionale di scienze della salute ambientale, Research
triangle park, in North Carolina. Per giungere a queste conclusioni, Baird e
colleghi hanno esaminato la documentazione sanitaria di 1.036 donne, 620 nere e
416 bianche, residenti a Washington DC, che sono state sottoposte a screening
ecografico per fibroma e prelievo di sangue per la determinazione del livello
vitaminico. «Abbiamo classificato come livello sufficiente la presenza di oltre
20 nanogrammi per millilitro (ng/ml) di 25-idrossivitamina D, la forma
circolante del composto» riprende la ricercatrice, aggiungendo che le
partecipanti hanno anche risposto a un semplice questionario relativo a durata
e frequenza della loro esposizione solare. Incrociando i dati di etnia, età del
menarca, storia di gravidanze e indice di massa corporea, i ricercatori hanno
scoperto che la probabilità di sviluppare fibromi era più bassa del 32% nelle
donne con livelli sufficientemente elevati di vitamina D rispetto a coloro che
avevano valori più bassi di 20 ng/ml. Questo senza considerare il colore della
pelle. Inoltre, è emerso che un'esposizione solare di almeno un'ora al giorno
nella bella stagione abbassava le probabilità di fibromi del 40% rispetto alle
donne abituate invece a stare più tempo all’ombra. Aggiunge Baird:
«Complessivamente, il valore medio di vitamina D serica era 14,6 ng/ml, e solo
un quarto delle partecipanti aveva sufficienti livelli circolanti del composto,
con numeri sostanzialmente più bassi nei neri rispetto ai bianchi». I dati
raccolti indicano che ogni 10 ng/mL di aumento della 25-idrossivitamina D si
associa a un calo del 20% del rischio di fibroma uterino. «La coerenza dei
risultati del questionario e la plausibilità biologica indicano una possibile
relazione causale tra vitamina D e rischio di fibromi, che richiede tuttavia
ulteriori indagini. Ciò detto, sarebbe meraviglioso se qualcosa di semplice e
poco costoso come il sole sulla pelle potesse aiutare le donne ad abbattere il
rischio di fibromi» conclude Baird.

Fonti:
Epidemiology. 2013 May;24(3):447-53
doctor


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