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Le ricerche di Gerona 2005

(13-06-13) Declino cognitivo, il cuore influisce anche in giovane età




Un aumentato rischio cardiovascolare si associa a una ridotta funzione
cognitiva già nei giovani adulti di età compresa tra 35 a 44 anni

Un aumentato rischio cardiovascolare si associa a una ridotta funzione
cognitiva già nei giovani adulti di età compresa tra 35 a 44 anni. Ecco i
risultati di un ampio studio di coorte svolto a Groningen, nel nord dell’Olanda
e pubblicato su Stroke. «È sempre più evidente che il declino cognitivo compare
in età sempre più precoce, diventando palese, secondo alcuni studi, già a 45
anni» esordisce Hanneke Joosten, geriatra dell’Università di Groningen e prima
firmataria dell’articolo. Questo ha portato alla convinzione che il declino di
memoria e pensiero venga da un processo patologico a lungo termine che dura
decenni. «Se confermati, questi dati avrebbero importanti conseguenze: gli
interventi mirati a prevenire o ritardare l’evoluzione verso la demenza
sarebbero più efficaci se iniziati in giovane età» riprende la ricercatrice
olandese. E ipotizza: «dato che i fattori cardiovascolari tipici della mezza
età come l'ipercolesterolemia e l'ipertensione, si associano a un declino
cognitivo negli anziani, è probabile che lo siano anche nei giovani e negli
adulti, sebbene sia ancora poco chiaro a quale età gli effetti negativi sul
cervello potrebbero iniziare». E se a questo si aggiunge che il rischio
cardiovascolare è spesso sottovalutato nei giovani, ecco delinearsi il
razionale dello studio olandese: valutare il legame tra profilo di rischio
cardiovascolare globale e funzione cognitiva, esplorando quest’associazione in
vari gruppi di età su un'ampia coorte di 3.778 persone di età compresa tra 35 e
82 anni, liberi da precedenti malattie cardiovascolari o ictus. «Usando test
specifici, come il Ruff figural fluency test, il Visual association test e il
Framingham risk score, abbiamo misurato le funzioni cognitive e il rischio
cardiovascolare di ciascun partecipante» spiega la geriatra. E l’analisi dei
dati indica che al declino cognitivo corrisponde un aumento delle probabilità
di sviluppare malattie di cuore e vasi. Osserva Joosten: «Il legame non si
limita ai soggetti anziani, ma c’è anche nella fascia di età fra 35 e 44 anni.
E, oltre all’età, ci sono altri due i fattori con maggiore influenza sull’
associazione tra funzione cognitiva e rischio cardiovascolare: fumo e diabete
mellito».

Fonti:
Stroke. 2013 May 2. [Epub ahead of print]
doctornews33


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