(15-06-13) Chili di troppo in gioventù, cuore più grande
Il sovrappeso farebbe crescere il cuore oltre la norma, in particolare quando la forma fisica si perde da giovani
MILANO - Più largo è il girovita, più il cuore tenderà a diventare grande. Secondo quanto è stato presentato al meeting dell’American College of Cardiology di San Francisco da alcuni studiosi dell’Imperial College di Londra, essere in sovrappeso, specialmente fin da quando si è giovani, sarebbe collegato a un pericoloso aumento delle dimensioni del ventricolo sinistro del muscolo cardiaco.
LO STUDIO - Sotto la guida di Arjun Ghosh, ricercatore presso l’istituto anglosassone, sono stati esaminati i dati relativi a un periodo di 44 anni riguardanti peso e stato di salute del cuore di oltre 1.600 persone in vari momenti della loro vita. Chi era in sovrappeso presentava una maggiore probabilità di sviluppare negli anni successivi una più alta massa del ventricolo sinistro con un aumentato spessore della relativa parete. Tale correlazione si dimostrava poi tanto più evidente quanto più l’incremento del girovita si verificava in giovane età. «Le persone che cominciavano a essere in sovrappeso intorno ai vent’anni - spiega Ghosh - tendevano ad avere un cuore del sette per cento più pesante di chi invece iniziava a mettere su chili più tardi, verso la sessantina».
DIMENSIONI PERICOLOSE - Un ventricolo sinistro, la camera di pompaggio del cuore, con dimensioni superiori alla norma può compromettere il corretto funzionamento del cuore stesso. Le pareti ventricolari si ispessiscono, perdono elasticità e possono non riuscire più a pompare il sangue come avviene in un cuore sano. In genere questa condizione, denominata ipertrofia ventricolare sinistra, è causata da una prolungata pressione alta o da patologie della valvola aortica ed è correlata a un maggior rischio di mortalità per cause cardiovascolari. «Secondo quanto abbiamo osservato - prosegue l’esperto - l’obesità, sovraccaricando il cuore di lavoro, è collegata a un pericoloso aumento delle dimensioni cardiache e questo in modo indipendente dalla presenza di altri fattori di rischio come l’ipertensione». Serviranno altri studi per confermare i dati rilevati dagli esperti britannici e per valutare se e come la perdita di peso possa rendere reversibile il fenomeno. Spesso però chi accumula chili di troppo fatica a perderli e tende a sottovalutare la questione posticipando sempre più in là l’impegno a liberarsi di un girovita ingombrante. Più tempo si passa in sovrappeso però, sottolineano i ricercatori, peggio sarà per il cuore e le sue dimensioni, specialmente se l’obesità arriva da ragazzi. Un ulteriore motivo per contrastare sedentarietà e cattive abitudini alimentari soprattutto tra i più giovani considerato anche che, in Nord America, il sovrappeso riguarda ormai l’esorbitante numero di un terzo dei bambini in età scolare.
Fonte: Cristina Gaviraghi
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