(20-06-13) Effetto Jolie, prostatectomia preventiva!
Per la prima volta al mondo, una persona in perfetta salute ha scelto la via
dell'asportazione della prostata per la presenza di un gene predisponente allo
sviluppo di un carcinoma prostatico nel proprio patrimonio genetico. E'
accaduto nel Regno Unito, e il protagonista di questa vicenda è un manager di
53 anni. Un test genetico aveva rivelato la presenza del gene Brca 2, correlato
con un maggio rischio di carcinoma alla ghiandola. E l'uomo ha preferito
l'asportazione della prostata per via chirurgica ad un monitoraggio nel tempo
della situazione. Come accaduto alla famosa attrice americana protagonista di
una mastectomia bilaterale che ha fatto discutere, l'uomo aveva assistito due
parenti che erano andati incontro alla neoplasia prostatica, ed ha praticamente
"costretto" i chirurghi all'intervento, dopo che questi a lungo avevano fatto
resistenza all'operazione demolitiva. Alcune biopsie esplorative, peraltro,
avevano fatto rilevare la predisposizione nel patrimonio genetico cellulare,
seppur in assenza di lesioni riscontrabili alla risonanza magnetica e ai comuni
controlli ematici. Anche in questo caso, la prostatectomia preventiva ha fatto
molto discutere. Secondo Pier Francesco Bassi, ordinario di Urologia
all'Università Cattolica di Roma, questo atteggiamento non è giustificato.
Un'accentuazione dei controlli nei pazienti a rischio consente di individuare
precocemente un eventuale tumore e quindi affrontarlo.
Fonte: edott.it
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