(28-07-13) Non solo indice, ma anche carico glicemico!
Abituiamoci a calcolare il carico glicemico, criterio che supera il vecchio ma sempre valido indice glicemico e si riferisce all'impatto dell'assunzione di un alimento può avere sulla glicemia e sulla risposta insulinica del pancreas. Si è visto infatti che anche alimenti con indice glicemico elevato possono avere un impatto modesto sulla glicemia. Ciò che conta, in ogni caso, è ricordarsi di tener conto non solo della quantità, ma anche della qualità dei carboidrati presenti in una porzione. Di certo c'è che le diete a basso indice/carico glicemico possono favorire la protezione dell'endotelio arteriosa e delle membrane cellulari, oltre a contribuire alla riduzione del colesterolo LDL e contemporaneamente innalzare l'HDL. Addirittura hanno dimostrato un'utilità nel facilitare il calo della trigliceridemia e del valore della proteina C reattiva, parametro infiammatorio particolarmente significativo. Considerando anche il carico glicemico, quindi, si può avere un'azione positiva in termini di dismetabolismi e diabete. Per calcolare il carico glicemico basta poco: si moltiplica l'indice glicemico già disponibile con i grammi di carboidrati presenti nella porzione, fino ad ottenere un risultato che offre un parametro sulla qualità dei carboidrati stessi che vengono proposti nel piatto.
Fonte: edott.it
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