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Le ricerche di Gerona 2005

(04-08-13) Social media e comportamenti alimentari



Aumentare la consapevolezza e la comprensione delle abitudini alimentari e le motivazioni individuali può contribuire a facilitare i cambiamenti dietetici salutari. Magari con l’aiuto delle nuove tecnologie mobili.
Lo studio
Alcuni ricercatori dell’University of Arizona hanno tentato di verificare la fattibilità e l'accettabilità di una popolare applicazione dei social media (Twitter) per indagare il comportamento dietetico e le motivazioni dei giovani adulti. Un obiettivo secondario era quello di visualizzare i dati provenienti da Twitter utilizzando un nuovo strumento di analisi progettato per aiutare a identificare le relazioni tra i comportamenti alimentari, i motivi per cui si mangia, e i fattori contestuali.
I partecipanti sono stati addestrati a registrare tutti i cibi e le bevande consumati nell'arco di 3 giorni consecutivi (2 giorni feriali e 1 giorno week-end) utilizzando l'applicazione nativa Twitter del proprio dispositivo mobile. Per guidare la segnalazione è stato fornito un elenco di 24 hashtag (parole o frasi chiave da abbinare, marcate col simbolo #) che rappresentano i gruppi alimentari e le motivazioni all’assunzione di cibo (ad esempio, # proteine, # umore).
I partecipanti sono stati anche invitati ad annotare hashtag con informazioni contestuali utilizzando foto, testi e link. L'esperienza di ogni utente è stata valutata attraverso la combinazione di diversi dati su un totale di 50 adulti che hanno completato lo studio. In tutto, 773 tweets tra cui 2.862 hashtag(1756 alimenti e 1106 ragioni per mangiare sono stati segnalati).
I gruppi di alimenti riportati con maggiore frequenza sono stati # cereali (n = 365 tweets), # prodotti lattiero-caseari (n = 221), e # proteine (n = 307). Le ragioni più frequentemente citate per mangiare erano # sociale (attività) (n = 122), # gusto (n = 146), e # convenienza (n = 173). Tutti i partecipanti hanno mostrato di gradire l’impiego delle applicazioni Twitter per il rilevamento delleabitudini alimentari, dei contesti e delle motivazioni.
Gli autori sono, dunque, convinti che Twitter abbinato a un software appositamente studiato, costituisca un metodo efficace per rilevare in tempo reale i consumi, le abitudini alimentari e le motivazioni abbinate all’assunzione di cibo, inseriti in vari contesti sociodemografici. E, tra l’altro, l’utilità dei social media (Facebook) era già stata confermata positivamente per il contributo nella lotta all’obesità, identificando in tempo reale le popolazioni a rischio. Queste, finalmente, potrebbero essere le utilità migliori per sfruttare i social network a vantaggio della salute.

Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonti:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23796439
J Med Internet Res. 2013 Jun 24;15(6):e125. doi: 10.2196/jmir.2613.
Collection and visualization of dietary behavior and reasons for eating using twitter.

http://www.obesita.it/html/approfondimenti/it/lotta_all_obesita_anche_su_facebook_mi_piace.asp
Lotta all'obesità anche su Facebook?! “Mi piace!”
di Patrizia Maria Gatti

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