(05-08-13) Lo stress e il comportamento
Il comportamento alimentare è strettamente regolato da meccanismi neuroendocrini che possono essere, a loro volta, influenzati da eventi stressanti incontrati in vari momenti della vita.
In sintesi
Secondo la revisione di Spencer, ricercatore australiano dell’università di Melbourne, l'alimentazione in risposta allo stress varia tra gli individui con un aumento dell’intake di cibo in alcuni soggetti e la diminuzione in altri. Oltre all'impatto dello stile di vita e il background genetico, l'ambiente dei primi anni di vita può avere un’influenza prolungata sui meccanismi neuroendocrini che collegano lo stress al comportamento alimentare e questo spiega parzialmente i comportamenti contrastanti in risposta allo stress.
In particolare, secondo Spencer, esisterebbe addirittura una programmazione perinatale del comportamento alimentare dell’adulto a livello dei circuiti cerebrali dell’ipotalamo. La vita precoce (prenatale e postnatale) può condizionare l’alimentazione, e lo stress della vita precoce, agendo sul profilo ormonale nei primi anni di vita può programmare i segnali che viaggiano sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), influenzando i circuiti ipotalamici responsabili della regolazione del comportamento alimentare.
In questa direzione, una iper- o ipo- alimentazione, dovute a eventi precoci stressanti e intervenuti durante periodi critici dello sviluppo, possono alterare i glucocorticoidi (GC) e la regolazione dell'asse HPA, portando a cambiamenti nel bilancio energetico e nel feedback negativo sull'asse HPA a livello di segnali derivati da sazietà. Anche gli ormoni periferici che controllano la sazietà, come la leptina e l'insulina possono essere alterati allo stesso modo da eventi stressanti precoci.
Tutto ciò rinforza l’ipotesi che i comportamenti alimentari degli adulti possano essere influenzati da diversi fattori ambientali e lo stesso vale per la risposta individuale allo stress che si traduce sostanzialmente in un’alimentazione eccessiva o scarsa. In parole povere, c’è chi reagisce allo stress mangiando troppo e chi digiunando, e gli imputati di tali comportamenti sono diversi fattori stressanti. Per questo l’intervista alimentare di ogni paziente deve essere molto accurata e precisa, se possibile aiutata da un diario appositamente studiato anche per evidenziare eventuali stressor sui quali poter intervenire parallelamente, se non prima, di correggere la dieta.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23785312
Front Neurosci. 2013 Jun 17;7:109. doi: 10.3389/fnins.2013.00109. Print 2013.
Perinatal programming of neuroendocrine mechanisms connecting feeding behavior and stress.
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