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Le ricerche di Gerona 2005

(29-08-13) Funzionalità fisica e cognitiva migliore in soggetti nonagenari


16 Lug 2013
Una coorte successiva di pazienti in età molto avanzata mostra una funzionalità generale migliore rispetto a una coorte precedente, affermano i ricercatori
Contesto
Nei paesi a reddito elevato, un numero sempre maggiore di persone sopravvive fino alla decima decade. Vi è la preoccupazione diffusa che la base per un simile sviluppo sia la sopravvivenza di anziani deboli e disabili in età molto avanzata. Per analizzare questo aspetto, abbiamo messo a confronto la funzionalità fisica e cognitiva di due coorti di nonagenari danesi, nati a 10 anni di distanza.
Metodi
Le persone della prima coorte erano nate nel 1905 e sono state visitate all'età di 93 anni (n=2.262); quelle della seconda coorte erano nate nel 1915 e sono state visitate all'età di 95 anni (n=1.584). Tutti i pazienti erano idonei a prescindere dal tipo di residenza. Entrambe le coorti sono state analizzate tramite indagini progettate secondo lo stesso design e utilizzando gli stessi strumenti di valutazione e hanno fornito tassi di risposta pressoché identici (63%). La funzionalità cognitiva è stata valutata mediante esame dello stato mentale (mini-mental state examination, MMSE) e un insieme di cinque test cognitivi sensibili ai cambiamenti legati all'età. La funzionalità fisica è stata valutata mediante punteggio delle attività della vita quotidiana e test di performance fisica (forza nella presa, chair stand e velocità dell'andatura).
Risultati
La probabilità di sopravvivere dalla nascita all'età di 93 anni è risultata del 28% più elevata nella coorte del 1915 rispetto alla coorte del 1905 (6,50% contro 5,06%); la possibilità di raggiungere i 95 anni è risultata del 32% più elevata sempre nella coorte del 1915 (3,93% contro 2,98%). I punteggi dell'MMSE della coorte del 1915 sono risultati significativamente più alti rispetto a quelli della coorte del 1905 (22,8 [DS 5,6] contro 21,4 [6,0]; p<0,0001), con una percentuale sostanzialmente più alta di partecipanti che hanno ottenuto il punteggio massimo (28—30 punti; 277 [23%] contro 235 [13%]; p<0,0001). Analogamente, il punteggio composito per la funzionalità cognitiva è risultato significativamente migliore nella coorte del 1915 rispetto a quella del 1905 (0,49 [DS 3,6] contro 0,01 [DS 3,6]; p=0,0003). Non sono state osservate differenze tra le due coorti in relazione ai test di performance fisica, ma la coorte del 1915 ha riportato punteggi delle attività della vita quotidiana significativamente più alti rispetto a quelli della coorte del 1905 (2,0 [DS 0,8] contro 1,8 [0,7]; p<0,0001).
Interpretazione
Nonostante fosse di 2 anni più vecchia al momento della valutazione, la coorte del 1915 ha riportato risultati significativamente migliori rispetto a quella del 1905 sia per i test della funzionalità cognitiva sia per il punteggio delle attività della vita quotidiana e questo suggerisce che un numero maggiore di persone raggiunge un'età avanzata con una funzionalità generale migliore.

Fonte: the_lancet 16 Lug 2013

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