(02-09-13) Punture d’insetto, i rimedi più efficaci
I più temibili sono gli imenotteri perché possono dare reazioni allergiche nelle persone predisposte, che possono arrivare allo shock anafilattico. Api, calabroni e vespe sono quindi nemici da temere, perché contengono sostanze in grado di dar luogo a pomfi molto dolorosi. Tra gli accorgimenti più utili, indicati soprattutto per i soggetti più sensibili come i bambini, ci sono gli impacchi di acqua fredda e ghiaccio. Al contrario quelli con acqua calda decongestionano. Risultano d'aiuto anche le creme lenitive o con ossido di zinco, mentre conviene evitare sostanze particolarmente aggressiva come l'ammoniaca. Quando il pomfo è molto intenso e arrossato, infine, può essere utile una pomata con cortisone. Sul fronte delle difese, poi, è fondamentale eliminare subito il pungiglione, se questo rimane nella pelle, in caso di punture di calabroni o api. Altrettanto importante è togliere la zecca con grande attenzione dopo un morso. Tra le altre avvertenze, non bisogna mai dimenticare che a volte gli animali estivi possono anche trasmettere infezioni - è il caso appunto della zecca che può immettere nell'organismo la borrelia, responsabile della malattia di Lyme - creando condizioni che quindi necessitano di terapie mirate. Il rischio più temibile, in ogni caso, rimane quello dello shock anafilattico. "Se dopo la puntura compaiono difficoltà respiratorie e sintomi che interessano più apparati via via crescenti bisogna cercare subito soccorso medico" - ricorda Enzo Berardesca, Primario dell'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma.
Fonte: edott.it
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