(28-09-13) Studio : LA PANCIA, i rotoli di grasso sui fianchi e il continuo paragone con le persone magre.
Ora una ricerca americana rivela che proprio da quei corpi filiformi, spesso invidiati e ammirati, potrebbe nascere una cura contro l'obesità. Sono stati infatti identificati i batteri della flora intestinale che promuovono la magrezza e un sano metabolismo. A individuarli è uno studio della Washington University School of Medicine di St Louis, sui topi nei quali sono stati trapiantati batteri prelevati dall'uomo, in particolare dalla flora intestinale di coppie di gemelle, una obesa e una magra. Secondo l'analisi, pubblicata sul giornale Science, in futuro i batteri che si nascondono nelle budella delle persone molto magre potranno essere utilizzati per creare nuove terapie per dimagrire.
Analizzando i batteri presenti nell'organismo delle persone grasse, gli esperti americani hanno visto che erano direttamente collegate alla perdita o all'aumento di peso nelle cavie da laboratorio. Il professor Jeffrey Gordon, a capo dei ricercatori, è convinto che per trovare nuove cure sia sufficiente alterare i batteri.
"La scoperta rappresenta un importante passo verso lo sviluppo di nuove terapie personalizzate, basate su probiotici e alimenti, per il trattamento o la prevenzione dell'obesità - spiega Gordon- . Questa nuova ricerca infatti conferma che la varietà di batteri presenti nell'intestino può influenzare l'obesità e che alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura, tendono ad amplificare la diversità batterica che promuove la magrezza".
Nell'esperimento sono stati prelevati campioni di flora batterica dall'intestino di gemelli monozigoti, un fratello era magro e l'altro obeso, e li hanno trapiantanti nell'intestino di topi privi di batteri, allevati in condizioni di sterilità. La prima caratteristica identificata in questi topi, è che i destinatari dei batteri dei gemelli obesi hanno guadagnato più peso rispetto ai destinatari della flora batterica dei gemelli magri. Successivamente i topi sono stati posti tutti nelle stesse gabbie e dopo 10 giorni i topi obesi sono diventati più magri, adottando il metabolismo dei roditori più snelli. I topi magri invece hanno mantenuto il proprio metabolismo. E' stato scoperto che il cambiamento è stato causato da un trasferimento di batteri dai topi magri ai topi grassi, in particolare del genere Bacteroidetes. E' stato anche osservato che la dieta influenza questa trasmissione di batteri perché quando i topi sono stati nutriti con la tipica dieta americana, ricca di grassi e povera di fibre non è avvenuto nessuno scambio di batteri fra topi magri e topi grassi.
Sarebbe legato alla flora dell'intestino anche il fatto che chi smette di fumare spesso ingrassa. Lo rivela uno studio dell'University Hospital Zurich, pubblicato su 'Plos One' on line, che ha eseguito un test su un campione di persone che avevano abbandonato le sigarette.
Fonti: Washington University School of Medicine di St Louis
Www.repubblica.it
(10 settembre 2013)
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