(07-10-13) Il rene policistico, una realtà da conoscere
In Italia 60.000 persone soffrono di rene policistico. Pur essendo una delle patologie genetiche più comuni, si manifesta quasi sempre negli adulti, che magari scoprono la presenza delle cisti in entrambi i reni durante un'ecografia all'addome, anche in assenza di qualsiasi disturbo. La progressione della patologia porta a far sì che l'aumento di volume delle cisti comprima il tessuto renale, fino a sostituirlo, causando in questo modo la perdita di funzionalità dell'organo in circa la metà dei pazienti. Quando si formano molte cisti, i reni possono arrivare a pesare anche fino a 14 chili (la grandezza di un rene normale è uguale a un pugno umano). Al loro interno è presente un fluido che oltre a provocare l'ingrossamento del rene, può impedire anche la capacità di filtrare dell'organo stesso. Inoltre le cisti, comprimendo i vasi sanguigni, causano ipertensione arteriosa. Per questo una diretta conseguenza della patologia può essere anche il coinvolgimento del sistema cardiovascolare, con l'insorgere di ipertensione e di aneurismi cerebrali che si manifestano nel 5-10 per cento dei pazienti che non hanno sintomi. Per quanto riguarda le cure, oltre all'attenzione all'alimentazione e a bere regolarmente, si punta soprattutto a ritardare l'insufficienza renale, che può portare alla dialisi e al trapianto dell'organo. La scienza sta comunque cercando nuove strade per rallentare l'evoluzione del quadro, come tolvaptan, un antagonista del recettore della vasopressina, che agisce come inibitore della proliferazione cellulare.
Fonti : edott
Il Secolo XIX del 18 settembre, pagina 31
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