(12-10-13) Diabete, epidemia non infettiva fuori controllo
Le cifre spaventano. Nel mondo ci sono più di 370 milioni di persone malate di diabete, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta della forma di tipo 2. E ciò che è peggio, tra meno di vent'anni arriveremo a oltre 550 milioni, in un'escalation epidemiologica che davvero preoccupa. A ricordarlo sono gli esperti riuniti al Congresso dell'alleanza europea per lo studio del diabete (EASD), conclusosi nei giorni scorsi a Barcellona. Per una volta, tuttavia, la lente di ingrandimento degli scienziati non è puntata direttamente su questa patologia, ma sull'incremento dei rischi che la sua presenza comporta. Come un vero e proprio moltiplicatore, infatti, il diabete peggiora l'intera omeostasi dell'organismo, aprendo la porta alle classiche complicanze come insufficienza renale cronica, piede diabetico, retinopatia diabetica e infarto. Ma non basta. Le ricerche più recenti dimostrano che oltre a queste gravi complicanze la presenza del diabete è in grado di modificare negativamente la prognosi di molte altre patologie: ad esempio la mortalità a tre anni dopo un infarto è quasi doppia nella popolazione delle persone con diabete rispetto ai coetanei sani (33 contro 18 per cento). Ma è in particolare l'impatto della patologia sui quadri oncologici a preoccupare: nelle donne diabetiche il rischio di sviluppare un tumore al seno è più elevato del 23 per cento, con incremento conseguente anche della mortalità e per quanto riguarda il tumore del colon il rischio di ammalarsi sale del 26 per cento, e addirittura del 30 per cento cresce il pericolo di morte.
Fonti : edott
Inserto Salute de La Repubblica dell'1 settembre, pagina 39
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