(25-10-13) Alzheimer, esiste un ruolo per il cibo spazzatura?
Mentre domani si celebra in tutto il mondo la Giornata di sensibilizzazione sulla malattia di Alzheimer, la scienza si interroga alla ricerca di possibili cause della patologia. Ed emergono anche teorie affascinanti che correlano l'alimentazione e l'insorgenza della demenza. Ad esempio, visto che i casi di malattia sembrano aumentare soprattutto nelle popolazioni con una dieta meno salutare e con maggior sovrappeso, alcuni studiosi ipotizzano un ruolo diretto dei cibi-spazzatura nella genesi della malattia tanto che chiamarla diabete di tipo 3, come ha proposto Suzanne de la Monte, della Brown University di Providence. Per ipotizzare l'impatto della dieta sull'insorgenza dei quadri di demenza, la studiosa ha sottoposto gli animali a una dieta ipercalorica, iperlipidica e iperglucidica, vedendo che le capacità cognitive cominciavano a calare prima, con la comparsa di quadri di demenza. Ma non basta: anche sull'uomo cominciano a esserci le prime chiare osservazioni di un rapporto tra cibo e malattia. Basti pensare ad esempio alle ricerche di Suzanne Craft, che alimentando per un mese volontari con una dieta ad elevato contenuto glucidico e lipidico e altri con un'alimentazione esattamente opposta, ha dimostrato che nei primi si verifica un aumento della proteina amiloide, quella che pervade le cellule cerebrali in caso di malattia. Altri studi saranno necessari per comprendere bene il rapporto tra alimentazione e malattia di Alzheimer. Ad oggi rimane la realtà di una patologia in costante crescita numerica, destinata ad aumentare ancora per il progressivo incremento dell'età media della popolazione.
FONTE: edott.it
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