Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(06-11-13) La frutta matura sempre al punto giusto se ci sono i batteri!



La frutta matura sempre al punto giusto se ci sono i batteri! “B.Fruity”, è il nuovo sistema ideato da un gruppo di studenti dell’Università di Trento

Pubblicato da Paola Emila Cicerone il 24 ottobre 2013

Gli studenti del Centro per la Biologia integrata dell’Università di Trento, che hanno messo a punto il sistema B. fruity
Presto si potrà accelerare o rallentare la maturazione della frutta a piacimento e in modo ecologico, grazie alla scoperta di un gruppo di studenti del CIBIO (Centro per la Biologia integrata) dell’Università di Trento. Il sistema battezzato B. fruity, sfrutta l’azione di batteri innocui per l’uomo capaci di generare etilene. Si tratta di una sostanza gassosa prodotta anche dalle piante quando la frutta è in fase di maturazione che agisce come un ormone vegetale.



I sacchetti di carta sigillabili in cui inserire il pacchettino con i batteri scelti
Per capire le potenzialità di B. fruity, può essere utile ricordare che esistono due tipi di frutti. Il primo comprende quelli non climaterici (o aclimaterici) – come gli agrumi, l’uva e i frutti di bosco – la cui maturazione si arresta dopo la raccolta, mentre nel secondo troviamo i frutti climaterici (tra cui mele, pere, banane, kiwi, cachi e pomodori) che in condizioni adeguate continuano a maturare.

In genere agricoltori e distributori sfruttano queste caratteristiche raccogliendo la frutta non ancora matura, che sopporta meglio il trasporto, per poi accelerarne la maturazione utilizzando l’etilene nei locali dove viene conservata. Il metodo si può sfruttare anche a casa, mettendo la frutta ancora un po’ acerba in una pentola o in un sacchetto di carta insieme a delle mele che producono naturalmente una notevole quantità di etilene.

Perché quindi la nuova invenzione è rivoluzionaria? «A livello industriale l’etilene viene prodotto per “cracking”, un processo di lavorazione degli idrocarburi che necessita di risorse fossili, mentre B. fruity rappresenta una fonte rinnovabile. Il gas è anche pericoloso, perché ad alte concentrazioni può esplodere», spiega Michele Pedrotti, uno degli studenti che hanno lavorato su B. fruity, proposto come alternativa ecologica agli attuali sistemi di maturazione.


I ricercatori hanno anche ideato un prototipo di macchina distributrice
I ricercatori hanno modificato geneticamente i batteri per favorire la produzione di etilene e anche un altro gas, il metil salicilato che rallenta la maturazione. In questo modo si è ottenuto il duplice scopo di avere batteri in grado di accelerare e di rallentare la maturazione della frutta a piacimento. «Il sistema – sottolinea Olivier Jousson, uno dei docenti responsabili del progetto – è stato testato su una decina di frutti diversi, con buoni risultati. È importante sottolineare che i batteri non entrano mai in contatto con la frutta. Si sta studiando la possibilità di utilizzare un altro batterio, il Bacillus subtilis, che presenta alcuni vantaggi in quanto è assolutamente innocuo, e può essere mantenuto per lunghi periodi in forma quiescente (spore)».

A ulteriore garanzia di sicurezza, il batterio è stato modificato per modulare la produzione di etilene esponendolo a una luce blu. I ricercatori hanno anche ideato un prototipo di macchina dove inserire la frutta acerba da far maturare nei tempi desiderati. In futuro l’innovazione degli studenti trentini potrebbe arrivare nei punti vendita e anche a casa, con sacchetti di carta sigillabili in cui inserire il pacchettino con i batteri scelti. «Questo sistema – conclude Jousson – rappresenta un modello che potrebbe anche avere altri utilizzi in campo alimentare».

Grazie a questa scoperta, i giovani ricercatori trentini hanno portato l’Italia alla finale della competizione internazionale di biologia sintetica iGEM, promossa dal Massachussets Institute of Technology, che si terrà a fine ottobre.

Fonte: ilfattoalimentare.it Paola Emilia Cicerone




News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili