(23-11-13) Obesità: le minoranze sono più esposte

Le popolazioni appartenenti a minoranze etniche, negli stati Uniti d’America, hanno maggiore probabilità, rispetto ai bianchi nativi, di avere una malattia cronico-degenerativa.

È risaputo che le malattie croniche sono più comuni nelle famiglie indigenti e questa associazione appare spesso mediata dall’etnia. In particolare, i bambini sono colpiti in modo sproporzionato da disparità di salute dipendenti dall’etnia. In proposito, tra il 1960 e il 2005 la percentuale di bambini con una malattia cronica negli Stati Uniti è quasi quadruplicata, confermando la dipendenza da fattori razziali.
Di fatto, le principali malattie croniche più comuni nei giovani negli Stati Uniti sono l'asma, il diabete mellito, l'obesità, l'ipertensione, le patologie dentali, i disturbi dell’attenzione, le malattie mentali, i tumori, l'anemia falciforme, la fibrosi cistica, e una varietà di altri difetti genetici e congeniti. Questo è quanto viene sostanzialmente confermato da una revisione che centra l’attenzione sui fattori psicosociali, piuttosto che su quelli biologici.
La questione è, dunque, la sostanziale impossibilità d’intervenire per modificare questi fattori etnico/razziali, anche per una carenza dei servizi socio-sanitari dedicati. Una situazione che non è solo americana, dato che anche in Italia le regioni dove imperversano le malattie croniche e degenerative, e l’obesità, sono proprio quelle in qui si registrano le famiglie più numerose e con basso reddito.

Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24175301
Biomed Res Int. 2013;2013:787616. Epub 2013 Sep 23.
Racial/Ethnic Disparities in Chronic Diseases of Youths and Access to Health Care in the United States.

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