(03-12-13) Quanti conflitti d’interesse sull’influenza suina
Ricordate il virus AH1N1, quello che doveva scatenare una gravissima pandemia in tutto il mondo ed ha messo a soqquadro interi sistemi sanitari impegnati a fronteggiare la possibile avanzata di un virus? Oggi la scienza rivede criticamente la grande ansia che ha percorso la comunicazione legata all'influenza suina "mutata" che nel 2009 ha fatto scattare una serie di misure preventive di altissimo livello studiate dall'Oms. E lo fa con un atto d'accusa per nulla leggero: gli universitari e i vari esperti che in quel tempo hanno denunciato più spesso i rischi per la salute umana legati alla diffusione del virus, anche attraverso la promozione di messaggi che spingevano all'acquisto di farmaci mirati per i ceppi in questione, in molti casi avevano legami stretti con le aziende farmaceutiche. La realtà esce da un'indagine condotta dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine apparsa su Journal of Epidemiology ad Community Health, che ha preso in esame i contenuti dei mezzi di informazione sul tema nel periodo 2009-2010 nel Regno Unito. Valutando 74 possibili ragionamenti su situazione di rischio, in 35 casi sono stati portati avanti da studiosi in chiaro conflitto di interessi. Questa particolare situazione avrebbe portato ad un allarme molto elevato che si è tradotto, in termini di acquisto di farmaci da parte del sistema sanitario: la sanità inglese ha speso circa un miliardo e mezzo di euro in prodotti farmaceutici.
Fonte: edott.it
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