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Le ricerche di Gerona 2005

(20-12-13) Rischio cardiovascolare: attenzione alle compresse effervescenti



Chi ha mai pensato che una compressa effervescente facesse male al cuore? Eppure, l'esposizione a medicinali effervescenti, idrodispersibil e solubili in formulazioni contenenti sodio porta a un significativo aumento delle probabilità di eventi cardiovascolari avversi rispetto alle formulazioni standard degli stessi farmaci. La scoperta viene da uno studio pubblicato su Bmj e svolto dai ricercatori dell'università di Dundee e della Scuola di farmacia dell’university College London, coordinati dal farmacologoJacob George. «Il pubblico andrebbe messo in guardia circa i potenziali pericoli di un'elevata assunzione di sodio da alcune formulazioni di farmaci, che dovrebbero essere prescritte con cautela, e solo se i benefici superano i rischi» dice il farmacologo, puntualizzando che il contenuto di sodio nei farmaci dovrebbe essere indicato nell’etichetta, proprio come accede negli alimenti. I ricercatori del Regno Unito hanno confrontato il rischio di eventi cardiovascolari come ictus o infarto in pazienti che assumono sodio tramite farmaci effervescenti, solubili o dispersibili in confronto a coloro che usano le formulazioni classiche non contenenti sodio dei medesimi farmaci, monitorando oltre 1,2 milioni di persone tra il 1987 e il 2010. «Nel complesso, chi è stato trattato con formulazioni contenenti sodio rischiava un evento cardiovascolare il 16% in più rispetto ai pazienti curati con gli stessi composti in versione senza sodio» sottolinea George. Ma c’è dell’altro: chi prende formulazioni contenenti sodio ha una probabilità sette volte maggiore di sviluppare pressione alta e tassi di mortalità più alti del 28% a causa dell’aumentato rischio di ipertensione e ictus. «Ci sono ancora discussioni sul rapporto tra sodio nella dieta ed eventi cardiovascolari, ma questi risultati sono potenzialmente importanti per la salute pubblica. La terapia con farmaci contenenti sodio va impostata con cautela, e i pazienti cui vengono prescritti devono essere seguiti con attenzione per la possibile comparsa di ipertensione» conclude George.

FONTI: DOCTORNEWS33
BMJ 2013; 347:F6954 (PUBLISHED 26 NOVEMBER 2013)


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