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Le ricerche di Gerona 2005

(06-01-14) Nel linfedema massaggi e bendaggi non fanno differenza




C’è differenza fra i benefici di un semplice bendaggio compressivo o di un costoso massaggio quotidiano sul linfedema che spesso complica la vita delle pazienti operate per tumore al seno? Sembra proprio di no, almeno secondo i risultati, pubblicati sul Journal of Clinical Oncology, di uno studio svolto alla McMaster University di Hamilton, in Canada. «Il linfedema, ovvero un cronico accumulo di liquido linfatico a livello interstiziale, è ancora oggi una conseguenza permanente di alcuni interventi di chirurgia oncologica per l’asportazione di uno o più linfonodi nei casi di tumore al seno o melanoma» spiega Ian Dayes , professore associato di oncologia e coautore dell’articolo. Caratteristico è il rigonfiamento del braccio che colpisce all’incirca un quarto delle donne dopo resezione mammaria o mastectomia e che può provocare disagio con sintomi ansiosi o depressivi, riduzione della funzionalità del braccio e infezioni. Dei 300 milioni di casi nel mondo almeno la metà dei linfedemi ha invece cause genetiche o dipende da altre malattie. E nei pazienti obesi, con infezioni o sottoposti a ulteriori interventi chirurgici o a radioterapia aumentano le probabilità di avere linfedemi che possono durare un tempo indefinito. «Dal linfedema infatti spesso non si guarisce, ma è possibile conviverci con opportuni trattamenti» aggiunge l’oncologo. E tra questi ci sono costosi massaggi o bendaggi più a buon mercato. E per confrontarne l’efficacia i ricercatori canadesi hanno seguito per un anno un centinaio di donne operate per neoplasia mammaria in sei centri oncologici canadesi suddividendole in due gruppi. Uno indossava bendaggi e guanti elastocompressivi al braccio e alla mano interessate dal gonfiore, mentre l’altro si sottoponeva a massaggi linfodrenanti giornalieri con terapisti qualificati. Durante il follow up i ricercatori hanno misurato a intervalli il volume del braccio, la sua funzione e la qualità di vita delle pazienti, ma nessuna differenza significativa è emersa tra i due trattamenti. «In futuro, le donne che non possono permettersi la fisioterapia ma solo guanti e maniche elastiche sapranno che i benefici della cura non sono inferiori» conclude Dayes.

Fonti:
J Clin Oncol. 2013 Oct 20;31(30):3758-63
doctornews33



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