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Le ricerche di Gerona 2005

(28-01-14) Pnei e l’effetto placebo



Le dinamiche che concorrono a determinare l’effetto placebo sono diverse, due le principali: il condizionamento e un insieme di fattori cognitivi. Questi ultimi ruotano attorno al concetto di aspettativa, cioè di anticipazione di un evento futuro.


Ad esempio, è esperienza comune come l’attesa dell’arrivo di uno stimolo doloroso, provochi in noi l’accelerazione del battito cardiaco. L’aspettarsi qualcosa, sia di negativo, come nel caso dello stimolo doloroso, sia di positivo, come un beneficio terapeutico, produce l’alterazione di numerosi parametri fisiologici.
Nel caso dell’attesa di un effetto terapeutico, si produce un effetto placebo, che è dunque il risultato del credere nella terapia, dell’aver fiducia in essa e in chi la mette in atto, del riporre speranza in un risultato positivo. Ciò che genera l’aspettativa di beneficio è l’atto stesso del somministrare un trattamento medico, il contesto psicosociale che circonda la terapia stessa.
Quando si pratica un atto terapeutico, infatti, l’effetto è duplice: da una parte vi è l’azione specifica del farmaco, ad esempio il legarsi dagli analgesici ai propri recettori, con la conseguente diminuzione del dolore; dall’altra, l’azione specifica del contesto, come la vista dell’ambiente, l’odore del farmaco, le parole del medico, il contatto con le apparecchiature.
Tutto questo induce nel paziente l’attesa di miglioramento o guarigione, e questa aspettativa ha importanza nella riduzione dei sintomi. L’aspettativa ha importanza nella riduzione dei sintomi, contribuendo alla modulazione dell’ansia da una parte e dall’attivazione dei meccanismi di ricompensa dall’altra.
Nel caso della somministrazione di un farmaco, ad esempio, un antidolorifico di colore arancione, dopo ripetuta associazione tra il principio attivo (stimolo incondizionato) e la forma e il colore della compressa (stimolo condizionato), la sola somministrazione di una compressa con stessa forma e colore può produrre la risposta condizionata (analgesia), pur in assenza del principio attivo.

Fonte: http://www.dsmedica.info/cont/030pro/1307/2200/

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