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Le ricerche di Gerona 2005

(13-02-14) Sovrappeso e obesità: bibite “light” non sono la soluzione



Sostituire le bibite zuccherate con quelle “diet”, cioè a zero calorie, è importante per chi vuole perdere peso o evitare di ingrassare, ma non rappresenta certo la soluzione al problema dei chili di troppo. Lo affermano i ricercatori della John Hopkins Bloomberg School of Public Health che, sotto la guida di Sara Bleich, hanno analizzato i consumi di bevande dietetiche e le calorie consumate quotidianamente dagli adulti statunitensi mediante un questionario che valutava ciò che era stato mangiato o bevuto nelle 24 ore precedenti. Dall’analisi pubblicata sulla rivista American Journal of Public Health emerge che gli adulti con problemi di peso che hanno dato un taglio alle bibite zuccherate per passare a quelle “light” assumono più calorie dai cibi solidi, in particolare dagli snack dolci. «Il consumo di bevande dietetiche è aumentato notevolmente negli ultimi decenni passando dal 3% del 1965 all’attuale 20% ed è stato dimostrato che le bibite senza calorie sono utili nelle strategie mirate alla perdita di peso» esordisce Bleich, che poi ricorda che a questo consumo non si associano solo effetti positivi. I risultati dello studio statunitense dimostrano infatti che per chi deve smaltire i chili superflui e segue una dieta a scopo dimagrante, è ancora più importante prestare attenzione alle calorie che arrivano dal pranzo o dagli spuntini. «I dolcificanti artificiali contenuti nelle bevande a zero calorie hanno effetti piuttosto profondi e modificano i centri di controllo dell’appetito» chiarisce la ricercatrice «e bevendo queste bibite si altera la soddisfazione che deriva dal dolce». Potrebbe essere questa la ragione che porta i consumatori di bibite light ad aumentare le calorie assunte con il cibo. «In una strategia dimagrante efficace anche sul lungo periodo, la scelta di bere bevande senza calorie è importante ma di certo non è sufficiente. È altrettanto importante prestare grande attenzione alle calorie assunte attraverso i cibi solidi» spiega Bleich, che poi conclude «bisogna identificare obiettivi comportamentali concreti per ridurre il consumo di cibo nelle persone che bevono bibite light».

Fonti:
American Journal of Public Health, Published online ahead of print January 16, 2014
doctornews33

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