(16-03-14) Tumore polmonare, patologia della donna?
Fino a qualche tempo fa, quando si parlava di carcinoma broncogeno il pensiero correva quasi immediatamente al genere maschile. Oggi non è più così, e si sta verificando una forte "rincorsa", del tutto inopinata, della popolazione femminile che appare sempre più colpita da questa forma tumorale. Dei poco meno di 35.000 casi l'anno che si registrano in Italia, rimane ancora una prevalenza del sesso forte, ma preoccupa molto epidemiologi e clinici il trend in ascesa che si registra tra le donne. Infatti osservando i nuovi casi si vede che a fronte della tendenza alla diminuzione nei maschi, il trend tra le donne parla di un incremento di circa 1,5 per cento l'anno. Ovviamente su questi dati influisce pesantemente la diffusione del vizio del fumo, che rimane la prima causa di tumore polmonare, pur non essendo tutte le neoplasie direttamente collegate alla sigaretta. L'obiettivo, ora, è duplice: da un lato si punta a limitare l'impatto di questo fattore di rischio invitando fortemente a non fumare o quanto meno a smettere, dall'altro ci cercano nuove strade per arrivare ad una diagnosi precoce. Se in questo secondo caso la Tac spirale a basso dosaggio si è rivelata in grado di individuare precocemente le lesioni e quindi ridurre la mortalità grazie ad un precoce trattamento nei soggetti ad alto rischio, per il futuro si punta molto su una nuova metodica messa a punto in Italia. La scelta è quella di studiare il ruolo dei microRna, piccole molecole che vengono rilasciate dal tumore e possono essere individuate nel sangue e possono diventare uno strumento in più per la diagnosi precoce, in associazione alla Tac spirale.
Fonte: edott.it
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