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Le ricerche di Gerona 2005

(17-03-14) Gli zuccheri aggiunti minacciano il cuore


L’eccesso di zuccheri aggiunti aumenta il rischio cardiovascolare. Ecco le secche quanto preoccupanti conclusioni di un studio pubblicato su Jama Internal Medicine e coordinato da Frank Hu, professore di medicina ed epidemiologo alla Harvard School of Public Health di Boston, Massachusetts. «Gran parte degli adulti americani consumano molti più zuccheri aggiunti, provenienti dalla trasformazione o preparazione degli alimenti e non dai cibi naturali, rispetto a quanto necessario per una dieta sana» spiega Hu, ricordando che attualmente le raccomandazioni per il consumo di zuccheri non sono concordi, e non vi è alcuna soglia universalmente accettata che definisce quali sono i livelli eccessivi. L’Institute of Medicine, per esempio, suggerisce un consumo di carboidrati inferiore al 25% delle calorie totali, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne raccomanda meno del 10% e l'American Heart Association consiglia di limitare gli zuccheri aggiunti a meno di 100 calorie al giorno per le donne e 150 per gli uomini.
«Le principali fonti di zuccheri aggiunti sono le bevande zuccherate, i dolci con cereali, le bevande alla frutta, le torte, i dessert al latte, biscotti e caramelle» riprende l’epidemiologo, precisando che una normale lattina di cola contiene circa 35g di zucchero equivalenti a circa 140 calorie senza nutrienti essenziali. E questo è solo un esempio: consumare calorie vuote in eccesso con questi cibi alimenta obesità e malnutrizione, diminuendo l'apporto di cibi nutrienti. Così i ricercatori di Harvard, con la Emory University e i Centers for Disease Control di Atlanta hanno verificato il consumo di zuccheri aggiunti come percentuale delle calorie quotidiane, calcolando il rapporto con il rischio cardiovascolare. Ecco i risultati: le calorie giornaliere da aggiunta di zucchero sono aumentate dal 15,7% nel 1988-1994 al 16,8% nel 1999-2004, diminuendo al 14,9% nel 2005-2010. In quest’ultimo periodo la maggior parte degli adulti consumava il 10% dell’introito calorico totale sotto forma di zuccheri aggiunti, che in un caso su 10 erano addirittura il 25% delle calorie giornaliere. Con un rischio di morte cardiovascolare strettamente connesso al consumo di zuccheri aggiunti.
In un editoriale di commento, Laura Schmidt, ricercatrice all’University of California di San Francisco, scrive: «Questi dati indicano che lo zucchero, se consumato oltre certe quantità, è un fattore indipendente di rischio cardiovascolare, oltre che di malattia cronica. Sono quindi necessarie linee guida per fissare i giusti limiti di sicurezza per l’assunzione di zuccheri aggiunti, nonché regole e strategie che ne scoraggino il consumo in eccesso a livello di popolazione».


Fonti: JAMA INTERN MED. PUBLISHED ONLINE FEBRUARY 03, 2014.
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