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Le ricerche di Gerona 2005

(17-04-14) Selenio e vitamina E aumentano il rischio di cancro alla prostata



L’aggiunta di selenio alla dieta non giova agli uomini con bassi livelli del micronutriente, ma aumenta il rischio cancro prostatico tra gli uomini con elevati valori del composto. Allo stesso modo, anche la supplementazione con vitamina E aumenta il rischio di tumore alla prostata in chi ha bassi livelli di selenio. Di conseguenza gli uomini dovrebbero evitare di assumere selenio o vitamina E a dosi che superano il fabbisogno giornaliero raccomandato. Ecco le conclusioni pubblicate sul Journal of the National Cancer Institute di uno studio che fa seguito al Select, acronimo per Selenium and Vitamin E Cancer Prevention Trial. «Select aveva coinvolto 35 mila uomini per capire se l’assunzione di 400 Unità Internazionali (UI) giornaliere di vitamina E con o senza 200 microgrammi al giorno di selenio avesse un effetto protettivo sul cancro della prostata» spiega Alan Kristal, ricercatore del Cancer Prevention Program al Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e primo autore dell’articolo. Dallo studio non era emerso alcun effetto sul cancro prostatico per il selenio, ma un aumento del 17% di rischio per la vitamina E. «Ecco il motivo di questo studio, che ha messo a confronto gli effetti di una supplementazione del selenio e della vitamina E, presi singolarmente o in associazione, sul rischio di cancro alla prostata tra 1.739 uomini in cui il tumore era stato già diagnosticato e 3.117 uomini sani. «Molte persone credono che gli integratori alimentari abbiano un effetto benefico sulla salute, o che siano quantomeno innocui. Ma purtroppo non è così» riprende Kristal, ricordando che da studi precedenti emerge un effetto cancerogeno degli integratori che forniscono una quantità di micronutrienti molto superiori al fabbisogno giornaliero. Un esempio sono il betacarotene e i folati a cui ora si aggiungono selenio e vitamina E. Nel primo caso il rischio di un tumore di grado elevato, cioè con un indice di Gleason tra 7 e 10, aumenta addirittura del 91% se la persona che assume selenio ha già in partenza elevati livelli del micronutriente. Nel caso della vitamina E, invece, il rischio di cancro prostatico di alto grado aumenta del 63% negli uomini con bassi livelli di selenio all’inizio della supplementazione. «I maschi sopra i 55 anni dovrebbero evitare integratori a base di selenio e vitamina E che superano i livelli alimentari consigliati» conclude il ricercatore.

Fonti:
J Natl Cancer Inst (2014) djt456.
doctornews33

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