(04-05-14) Infiammazione, depressione e diabete. Un’unica patalogia?
Le persone affette da depressione hanno un rischio più alto di sviluppare la forma più comune di diabete rispetto alle persone non depresse, secondo un nuovo studio che fa luce sui possibili collegamenti tra le due patologie.
La connessione tra diabete di tipo II, la forma della malattia strettamente connessa con l'obesità e una vita sedentaria, potrebbe essere un po' come una strada a due sensi, dice lo studio: non solo il diabete può portare alla depressione (come ben noto ormai) ma anche la depressione può condurre al diabete.
Già nel 2001, al congresso annuale dell'American Diabetes Association, il dr. Greg Nichols, ricercatore alla Kaiser Permanente Center for Health Research di Portland (USA), aveva affermato che la prevalenza della depressione nelle persone affette da diabete è circa due volte superiore a quella nella popolazione generale e che nonostante il diabete in alcuni casi sia causa di depressione, a volte è anche vero il contrario. Questo significa che la depressione causa il diabete? La depressione è immunosoppressiva. Così, nelle persone predisposte, la depressione può provocare il diabete.
Secondo il Dr. Patrick Lustman, ricercatore al Washington University School of Medicine, St. Louis (USA), considerato la principale autorità nel collegamento tra diabete e depressione, il concetto può essere assimilato a quello per cui la sindrome da stanchezza cronica può causare una varietà di problemi mentali, fisici ed emozionali. Lustman e il suo team hanno dedicato più di un decennio a dimostrare, tra le altre cose, che la depressione è collegata a uno scarso controllo glicemico nei pazienti diabetici.
Anche lo stress psicologico apre le porte al diabete per gli uomini. Sono questi i risultati di uno studio condotto dagli esperti del Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia), pubblicato sulla rivista 'Diabetic Medicine'. "Questo fenomeno - spiegano gli autori della ricerca - potrebbe essere il risultato del danno che lo stress apporta alla capacità del cervello di regolare il rilascio di ormoni 'chiave' nell'insorgenza del diabete, oppure dell'influenza negativa che la depressione può avere sulla dieta e sugli stili di vita: e in questo le donne sono meno 'chiuse' degli uomini. Tendono a parlare di più e a cercare aiuto, senza rifugiarsi nell'alcool o nel cibo".
Come già accennato l’insulina è il principale ormone di controllo dell’infiammazione come esplicitato da moltissimi studi. La sindrome metabolica e l’insulinoresistenza diventano quindi principalmente condizioni di infiammazione cronica. In particolare, la rivisitazione più recente dell’insulina lo rende un mediatore fondamentale della risposta antinfiammatoria: risposta che viene a mancare in condizioni di insulinoresistenza.
FONTE: http://www.mariacorgna.it/
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