Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(15-05-14) Frutta e verdura: sette porzioni al giorno sono meglio di cinque



Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Epidemiology and  Community Health c’è una forte associazione inversa dose-dipendente tra consumo di frutta e verdura e mortalità, con massimo beneficio a 7 porzioni giornaliere.  Nel 1990 l'OMS consigliava 400 g di frutta e verdura come dose minima giornaliera protettiva contro le malattie cardiovascolari (CVD) e alcuni tumori, cosa che nel 2003 ha portato al lancio nel Regno Unito della campagna di educazione alimentare “5 porzioni al giorno” di frutta e verdura, seguita a ruota da Francia e Germania. Nel 2007, invece, gli Stati Uniti hanno preferito il messaggio "Fruit & Veggies More Matters”, basato su linee guida del 2005 che consigliavano un numero variabile di porzioni di frutta e verdura a seconda del fabbisogno calorico individuale. Allo stesso modo il governo australiano ha lanciato nel 2005 la campagna alimentare “Avanti con 2+5”, che consigliava due porzioni di frutta e cinque di verdura al giorno. «Negli ultimi anni c'è stata qualche polemica sul rapporto tra frutta e verdura e mortalità, con implicazioni per la politica sanitaria» osserva Jennifer Mindell, ricercatrice al Dipartimento di Epidemiologia e Salute Pubblica dell’University College London e coautrice dell’articolo, ricordando il recente dibattito sui possibili fattori confondenti che potrebbero falsare i risultati. Da qui lo studio sul Journal of Epidemiology and  Community Health, mirato a valutare se il consumo di frutta e verdura diminuisce la mortalità in una coorte rappresentativa a livello nazionale formata da oltre 65mila persone di 35 o più anni, con risultati aggiustati per età, sesso, classe sociale, livello di istruzione, indice di massa corporea, consumo di alcol e attività fisica. Ebbene, i dati raccolti confermano che frutta e verdura riducono i decessi per tutte le cause con effetto massimo a 7 porzioni giornaliere. «Il consumo di verdure è più protettivo, mentre quello di frutta in scatola sembra aumentare i decessi, probabilmente a causa del contenuto in carboidrati aggiunti» conclude la ricercatrice, raccomandando campagne alimentari che consiglino almeno sette porzioni di frutta e verdura sul modello australiano. E Chris Kypridemos dell’Università di Liverpool commenta: «I risultati confermano in modo convincente l'effetto protettivo dose dipendente sulla mortalità del consumo di 7 porzioni giornaliere frutta e verdura. Di conseguenza, l’attuale messaggio britannico che ne consiglia 5 porzioni potrebbe fornire false rassicurazioni e dovrebbe essere aggiornato».

FONTI: J Epidemiol Community Health 2014 Online First
doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili