Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(16-05-14) Dieta ricca in grassi saturi aumenta il rischio di tumori al seno


Un’alimentazione ricca in grassi saturi aumenta il rischio di tumore della mammella, e in particolare dei sottotipi che esprimono recettori per gli estrogeni e il progesterone. È la conclusione di uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano guidati da Sabina Sieri della struttura di Epidemiologia e Prevenzione del dipartimento di Medicina predittiva e preventiva. «Lo studio rientra nell’ambito del più vasto progetto Epic (European prospective investigation into cancer and nutrition), studio internazionale che mira a fare luce sulla relazione tra dieta, stile di vita, fattori ambientali e incidenza di cancro e di altre malattie croniche» spiega Sieri. «Iniziato nel 1992, e tuttora in corso, ha coinvolto 500mila persone sane (di cui 300mila donne) di 10 Paesi europei, raccogliendo informazioni su dieta, peso, altezza, circonferenza vita e fianchi e campioni di sangue». Nel corso di follow-up successivi si studiano i rapporti tra dieta e insorgenza di malattie. «In questo caso ci siamo focalizzati sul confronto tra donne con tumore al seno rispetto alle non ammalate» riprende Sieri. «Già nel 2008 avevamo messo in evidenza un’associazione tra consumo di grassi saturi e insorgenza di tumore della mammella, riferendoci a 7mila casi. Prolungando il follow-up a 10mila casi, non solo si è confermato il dato, ma si è anche evidenziato come l’associazione cambi a seconda dei diversi sottotipi tumorali». In particolare, il maggior rischio di sviluppare un tumore al seno per chi consuma elevate quantità di grassi saturi è del 14% ma considerando i sottotipi tumorali aumenta del 28% e del 29% nelle donne che sviluppano tumori della mammella rispettivamente con recettori positivi per gli estrogeni (Er+) e per il progesterone (Pr+) e che non esprimono recettori per il fattore di crescita dell’epidermide (Her2-). Al tempo stesso si è verificato il fatto che sono differenti i fattori di rischio per lo sviluppo dei sottotipi Her+, molto più aggressivi. «In sintesi» afferma Sieri «ciò che viene messo in evidenza con questo studio è che il consumo di grassi saturi (cioè di origine animale, e non vegetale, come gli oli) aumenta effettivamente il rischio di sviluppo di alcuni sottotipi di tumore al seno (quali Er+ e Pr+) i quali peraltro rispondono bene alle terapie ormonali e hanno una prognosi migliore». 
 
FONTI:
Arturo Zenorini
doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili