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Le ricerche di Gerona 2005

(18-05-14) Più frutta e verdura per consumatori consapevoli



Le stime dei consumi di frutta e verdura sono continuo oggetto di studio e discussione, anche per le difficoltà di unificare il consumo effettivo di ogni persona, con quello percepito dai consumi soggettivi e autoriportati, e dall’influenza dell’ambiente circostante.
 
Lo studio
 
È stato condotto un sondaggio telefonico che ha coinvolto 4.399 residenti in diversi quartieri della città di Philadelphia (Pennsylvania – USA). In questo modo sono stati raccolti i dati sulle persone, sulle loro famiglie, i loro quartieri (auto-definiti), le loro percezioni sulla relazione cibo-ambiente, e il loro consumodi frutta e verdura.

Erano disponibili anche altri dati sui quartieri tratti da un censimento dal US Census Bureau, dalDipartimento di Polizia di Philadelphia, dalla Southeastern Pennsylvania Transportation Authority, e dalSupplemental Nutrition Assistance Federal Program. Elaborando i dati disponibili con un’analisi di regressione, sono state valutate le associazioni tra: percezioni cibo-ambiente, consumi di frutta e verdura (individuale e familiare) e le caratteristiche di quartiere.

La percezione di ambienti alimentari nei dintorni  di quartiere (l’accessibilità di un supermercato, produce disponibilità e qualità alimentari) sono state fortemente associate, ma non sempre o significativamente associate con misure oggettive (sul quartiere) o col consumo di frutta e verdura auto-riportati. Sono state, in definitiva, osservate le disparità razziali ed educative nei consumi di frutta e verdura, anche dopo aggiustamento dei dati relativi a famiglie o a percezioni dei dintorni di quartiere.

In altri termini, avere un supermercato grande e ben fornito nel quartiere significava avere un maggiore accesso al supermercato, mentre questo non avviene se il supermercato ha un assortimento limitato di prodotti. Tuttavia, non sono emerse associazioni con un maggiore consumo di frutta e verdura. Gli autori concludono indicando che le differenze socio-demografiche nel consumo di frutta e verdura erano evidenti, ma indipendentemente dall'ambiente circostante (quartiere) e dalla disponibilità di supermercati ben forniti.

Una sola riflessione. In mancanza della disponibilità di prodotti alimentari salutari dovrebbe essere il nutrizionista stesso a informare i suoi pazienti sull’importanza di una nutrizione quotidiana consapevole. E i servizi di dietetica e nutrizione dovrebbero essere più numerosi e alla portata di tutti, o per lo meno dovrebbero aumentare al pari dei supermercati.

Autore: Patrizia Maria Gatti

Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24674635
Prev Chronic Dis. 2014 Mar 27;11. doi: 10.5888/pcd11.130324.
Objective and self-reported factors associated with food-environment perceptions and fruit-and-vegetable consumption: a multilevel analysis.

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