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Le ricerche di Gerona 2005

(27-05-14) Lunga vita a chi corregge lo stile


(27-05-14) Lunga vita a chi corregge lo stile
Il fumo di sigaretta, l’adiposità, la dieta scorretta, l’eccessivo consumo di alcol e l'inattività fisica, presi insieme, sono associati con circa la metà delle morti premature nelle popolazioni occidentali.


Lo studio


Utilizzando i dati dello studio EPIC-Heidelberg, relativi a 22.469 adulti tedeschi ≥ 40 anni e al basale privi di diabete, malattie cardiovascolari e cancro (1994-1998), è stata condotta un’analisi per valutare l’impatto singolo e combinato di alcuni fattori dellostile di vita (fumo, alcool, sedentarietà, dieta scorretta) e ladistribuzione adiposa, sulla speranza di vita residua (RLE).


Si è così dimostrato che per gli adulti tedeschi della coorte Heidelberg ≥ 40 anni, la perdita più significativa di RLE era associata con il fumo (9,4 anni per i maschi e 7.3 per le femmine (forti fumatori (> 10 sigarette/giorno) - 5.3 anni per gli uomini e 5,0 anni per le donne che fumano ≤10 sigarette/giorno.


Altri fattori di rischio di vita associati a gravi perdite di RLE erano BMI < 22.5 kg/m2; 3.5 anni per gli uomini e 2.1 anni per le donne ), l'obesità (BMI≥30), 3.1 anni per gli uomini; 3.2 anni per le donne), il consumo di alcolici (>4 bevande/giorno, 3.1 anni per gli uomini), e elevato consumo di carni rosse trasformate (≥120 g/giorno, 2.4 anni per le donne).


La perdita di RLE associata all’obesità era maggiore in uomini che non avevano mai fumato , mentre la perdita di RLE associata a minore BMI era maggiore nei fumatori attuali. La perdita di RLE associata all'attività fisica minima è stata moderata per le donne e trascurabile per gli uomini.


La perdita di RLE associata alla combinazione di fumo, obesità, alcolismo, forti consumi di carni rosse, rispetto a, non fumatori, ottimo BMI (22,5-24,9), niente alcol e scarso consumo di carne rossa trasformata, era 17,0 anni per gli uomini e 13,9 anni per le donne.


In pratica


Alla luce di questi dati, gli obbiettivi prioritari delle politiche sanitarie in Europa, diretti agli adulti ultraquarantenni, sono: il controllo del peso, la correzione della dieta, del tabagismo e del consumo eccessivo di alcolici e di carni rosse e trasformate. Un’attività fisica anche minima, ma quotidiana, sembra comunque consigliabile per le donne, ma non obbligatoria per gli uomini.


Autore: Patrizia Maria Gatti


Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24708705
BMC Med. 2014 Apr 7;12(1):59. [Epub ahead of print]
Lifestyle risk factors and residual life expectancy at age 40: a German cohort study.


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