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Le ricerche di Gerona 2005

(26-06-14) Asma, vitamina D non migliora efficacia cure




Negli adulti con asma persistente e bassi livelli di vitamina D, l’aggiunta di quest’ultima non migliora l’efficacia delle cure né riduce le riacutizzazioni, secondo uno studio pubblicato su Jama in concomitanza con il congresso dell’American Thoracic Society in corso a San Diego dal 16 al 21 maggio. «Nei bambini e adulti asmatici i livelli di vitamina D inferiori alla norma sono stati correlati a un deficit di funzione polmonare con aumento delle riacutizzazioni e ridotta risposta agli steroidi» spiega Mario Castro della Washington University School of Medicine di St. Louis, puntualizzando che alcuni studi da cui emerge un effetto positivo della vitamina D sulla risposta agli steroidi con riduzione dell’ l'infiammazione delle vie aeree hanno portato i ricercatori a chiedersi se l’aggiunta della vitamina potesse migliorare la prognosi degli asmatici. E per verificare l’ipotesi Castro e colleghi hanno assegnato in modo casuale poco più di quattrocento adulti con asma bronchiale e bassi livelli di vitamina D a una supplementazione con vitamina D3 orale (100.000 UI in un’unica somministrazione seguita a 4.000 UI/die per 28 settimane) o con placebo. Il trattamento è stato aggiunto a quello in corso con ciclesonide, un corticosteroide inalatorio. «A conti fatti l'aggiunta di vitamina D alla ciclesonide non ha migliorato in modo significativo l’effetto della cura con lo steroide inalatorio, misurato in termini di declino della funzione polmonare e uso di beta-agonisti, steroidi sistemici e risorse sanitarie, rispetto al placebo» riprende Castro. Per fare qualche numero, poco meno di un terzo dei partecipanti di ciascun gruppo ha riferito durante le 28 settimane di terapia con vitamina D3 la necessità di maggiori steroidi inalatori o sistemici (58%) o un aggravamento dei sintomi asmatici (46%). Non sono emerse differenze significative nei due gruppi neppure in altri outcome relativi al controllo dell'asma come la funzione delle vie aeree, la qualità della vita, o il grado di infiammazione bronchiale. «Questi risultati non supportano una strategia terapeutica di supplementazione con vitamina D nei pazienti con asma sintomatico» concludono gli autori.

FONTI:
JAMA. Published online May 18, 2014
doctornews33

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