(06-07-14) L’attività fisica moderata riduce la disabilità tra gli anziani
La partecipazione degli anziani a programmi strutturati di attività fisica a intensità moderata riduce in modo significativo il rischio di disabilità rispetto al solo intervento educazionale, secondo i risultati di uno studio pubblicato su Jama. «Per disabilità fisica si intende la perdita della capacità di camminare almeno 400 metri» puntualizza Marco Pahordell’Università della Florida a Gainesville, coautore della ricerca, presentata anche al convegno annuale dell'American College of Sports Medicine in corso a Orlando, Florida dal 27 al 31 maggio 2014. «La capacità di camminare senza aiuto, è una caratteristica fondamentale per l’autosufficienza di una persona e una ridotta mobilità, comune negli anziani, è un fattore di rischio indipendente di morbilità, mortalità, ospedalizzazione e disabilità» spiega il ricercatore, sottolineando che finora non ci sono molti studi sull’efficacia preventiva dell’attività fisica nei confronti della disabilità dipendente da una ridotta mobilità. Per approfondire l’argomento Pahor e colleghi hanno progettato lo studio LIFE, Lifestyle Interventions and Independence for Elders, assegnando in modo casuale oltre 1.500 soggetti sedentari di entrambi i sessi e di età compresa tra 70 e 89 anni, tutti in grado di camminare per oltre 400 metri, a un programma di attività fisica di intensità moderata oppure di educazione sanitaria su temi riguardanti l’esercizio fisico negli anziani. I partecipanti, selezionati in 8 centri distribuiti sul territorio nazionale, sono stati seguiti in media per 2,6 anni. E i risultati confermano l’ipotesi: una maggiore disabilità con perdita della capacità di camminare per 400 metri è stata osservata nel 30% del gruppo attività fisica e nel 35,5% nel gruppo educazionale. «A nostra conoscenza LIFE è il più grande studio randomizzato sull’esercizio fisico nelle persone anziane, e i risultati suggeriscono che programmi strutturati a intensità moderata sono un intervento fattibile ed efficace per ridurre il carico di disabilità tra gli anziani, a dispetto del declino funzionale» concludono gli autori.
FONTI:
JAMA. Published online May 27, 2014
doctornews33
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