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Le ricerche di Gerona 2005

(14-07-14) I traumi da piccoli aiutano a resistere allo stress da adulti


Avere a che fare con avversità durante l'età infantile può renderci più resistenti allo stress da adulti. I risultati sono stati presentati durante il Forum Europeo di Neuroscienze, in corso a Milano.
Secondo l'equipe di Mathias Schmidt del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco, in Germania, queste difficoltà potrebbero invece aiutare gli individui a maturare un senso di adattamento, rendendoli in grado di affrontare meglio le avversità. I risultati di questa ricerca sono stati presentati oggi al Forum Europeo di Neuroscienze (FENS Forum), in corso a Milano.
"Finora gli studi sugli umani hanno mostrato che lo stress nei bambini generalmente è correlato con l'aumento del rischio di insorgenza di disturbi di carattere psichiatrico, come la depressione" commenta Mathias Schmidt. "In realtà, non tutti poi sviluppano disturbi dell'umore; alcuni diventano invece più resistenti allo stress della media. Quindi dovremmo prendere in considerazione anche altri fattori, come il rischio genetico e l'ambiente in cui viviamo o lavoriamo da adulti in relazione alle condizioni di vita vissute da bambini".
I ricercatori del Max Planck Institute of Psychiatry hanno realizzato una serie di esperimenti sui topi, scoprendo che la predisposizione genetica può determinare i casi in cui le esperienze stressanti in giovane età sono nocive e quelli che invece rendono più adattativi. Il team ha confrontato nei topi le condizioni di stress ambientale in età giovane e adulta, così come le avversità durante lo sviluppo e la maturità.
"Una delle più note cause ambientali di disagio psichiatrico è lo stress" ha spiegato Schmidt. "I topi ci hanno permesso di vedere come gli effetti a lungo termine dello stress possano agire lungo il corso di una vita".
Lo screening comportamentale e l'esame molecolare hanno indicato che i topi con alcuni fattori genetici si sono adattati meglio alle sollecitazioni subite da adulti; avversità moderate durante la fase dello sviluppo hanno comportato una maggiore capacità di recupero dello stress in età avanzata. I topi geneticamente meno predisposti all'adattamento sono stati invece i più colpiti dalle situazioni di stress da adulti.
I risultati indicano che ambienti ed esperienze stressanti in età precoce condizionano la salute emotiva e cognitiva in età adulta, ma molti di questi effetti sono influenzati dai geni. I risultati individuali dipendono quindi da predisposizione genetica, l'intensità e l'ampiezza dell'esposizione durante l'infanzia, e dalle condizioni ambientali in età adulta.
"Individui geneticamente predisposti ad affrontare lo stress precocemente potrebbero aver aumentato il rischio di disturbi psichiatrici successivi" spiega Schmidt. Ma altri geneticamente predisposti a essere meno colpiti potrebbero essere meglio attrezzati per affrontare simili sfide da adulti. Così un'infanzia dura può renderci o meno più resistenti allo stress nella vita adulta.

Fonti:
paginemediche.it
AGI Salute
Data pubblicazione lun, 07 lug 2014
Data ultima modifica lun, 07 lug 2014

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