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Le ricerche di Gerona 2005

(22-07-14) Sempre più chiari i legami tra stress cronico e problemi cardiovascolari




È noto da tempo che lo stress cronico crea problemi a cuore e vasi andando a modificare le risposte del sistema immunitario, ma uno studio da poco pubblicato su Nature Medicine si è spinto oltre e ha dimostrato come anche le cellule staminali ematopoietiche risentano di questa condizione di stress. Lo afferma il primo firmatario dell’articolo, Timo Heidt del Center for system biology del Massachusetts general hospital e Harvard medical school di Boston che assieme ai suoi colleghi ha valutato l’impatto dello stress psicosociale cronico su queste cellule che rappresentano i precursori delle cellule del sangue. «Sappiamo che in caso di stress cronico cervello e sistema immunitario entrano in stretto contatto e comunicano attraverso diverse vie tra le quali anche l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, riuscendo in questo modo a controllare il rilascio di catecolamine indotto dallo stress secondo il classico riflessofight-or-flight» spiega Heidt che aggiunge come sia ancora da chiarire l’effetto dello stress a livello delle staminali ematopoietiche. Per rispondere a queste domande ancora aperte i ricercatori statunitensi hanno eseguito prelievi di sangue su 29 persone che lavoravano in unità di terapia intensiva e che erano quindi costantemente costrette a prendere decisioni stressanti dalla quali poteva anche dipendere la vita del paziente. Rispetto ai campioni prelevati periodi di riposo, quelli raccolti durante il lavoro mostravano livelli più alti di leucociti. «I valori più elevati di neutrofili, monociti e linfociti sono stati osservati dopo una settimana di rotazione in terapia intensiva» precisa l’autore che ha utilizzato anche modelli murini esposti a stress indotto da fattori sociali o ambientali per testare l’ipotesi che la leucocitosi causata dallo stress sia il risultato di un incremento nella produzione dei leucociti. E dai risultati ottenuti emerge infatti che nei modelli sottoposti a stimoli stressanti, la proliferazione delle cellule staminali ematopoietiche risulta accelerata e aumenta la produzione di neutrofili e monociti. «Questi eventi causano un rilascio di leucociti infiammatori nel circolo sanguigno e promuovono i processi infiammatori a livello della placca» spiega Heidt che poi conclude: «I dati ottenuti forniscono ulteriori prove del ruolo del sistema ematopoietico nelle malattie cardiovascolari e ci parlano di un legame biologico diretto tra stress cronico e infiammazione cronica, un concetto generale che va ben oltre le malattie cardiovascolari». 

Fonti:
Nature Medicine (2014) DOI: doi:10.1038/nm.3589 Published online 22 June 2014
doctornews33

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