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Le ricerche di Gerona 2005

(24-07-14) L’esercizio fisico aumenta la biodiversità del microbiota intestinale




L’esercizio fisico aumenta la biodiversità dei batteri intestinali, secondo uno studio pubblicato su Gut. Una ridotta variabilità del microbiota, l'insieme di microorganismi che si trovano nel tubo digerente, è stata collegata all’obesità e ad altri problemi di salute, mentre la maggiore biodiversità si lega a un profilo metabolico favorevole e a un sistema immunitario più efficiente. Così Fergus Shanahan, ricercatore all’Alimentary pharmabiotic centre dell’università di Cork, in Irlanda, ha analizzato i campioni di feci e di sangue di 40 giocatori di rugby professionisti durante un rigoroso programma di allenamento per verificare il microbiota dei loro intestini. «I risultati sono stati confrontati con i campioni prelevati da 46 uomini sani che, sebbene fossero giocatori di rugby, non erano professionisti: metà aveva un indice di massa corporea (Bmi) normale, ovvero 25 o meno; l’altra metà aveva invece un indice più alto, di 28 o superiore» spiega il ricercatore. Tutti coloro che hanno preso parte allo studio hanno compilato un questionario alimentare, specificando quanto e quanto spesso avevano mangiato una lista di 187 prodotti alimentari nell'arco delle ultime quattro settimane. Ebbene, nonostante gli atleti avessero livelli più elevati di creatina chinasi (Ck) l’enzima che indica la presenza di un danno muscolare, non solo i loro marcatori infiammatori erano più bassi di quelli del gruppo di controllo, ma il profilo del loro microbiota era molto più variegato, specie in confronto agli uomini con alto indice di massa corporea. L’analisi delle abitudini alimentari di tutti i partecipanti dimostra che negli atleti professionisti le proteine sono il 22% dell’apporto energetico rispetto al 15% del gruppo di controllo. «I nostri risultati indicano che l'esercizio fisico è un fattore chiave nel rapporto tra microbiota, immunità e metabolismo, e che la dieta svolge un ruolo importante in questo senso» conclude Shanahan. E in un editoriale di commento Georgina Tenere, dell'università di Aberdeen, sottolinea che l’intestino contiene migliaia di miliardi di batteri che vivono in simbiosi, e comprendere il rapporto tra ciò che mangiamo, i livelli di attività fisica e la ricchezza dei microbiota è essenziale per mantenersi in buona salute in un mondo in cui l'aspettativa di vita continua ad aumentare».

Fonti:
Gut 2014. doi:10.1136/gutjnl-2013-306541
Gut 2014. doi:10.1136/gutjnl-2014-307305
doctornews33

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