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Le ricerche di Gerona 2005

(26-07-14) Alcol: anche i bevitori leggeri più a rischio di malattie cardiache


Anche chi beve moderatamente alcol potrebbe essere più a rischio malattie cardiache. Secondo uno studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine, i bevitori leggeri, ad esempio chi consuma anche solo 6 bicchieri di vino a settimana, dovrebbero ridurre le unità di alcol assunte se si vuole tagliare il rischio di sviluppare problemi al cuore.
I risultati di questa nuova ricerca, pubblicati sulla rivista British Medical Journal, mette in dubbio i risultati di studi precedenti, secondo i quali bere moderatamente, cioè da 12 a 25 unità di alcol a settimana, potrebbe avere effetti positivi per la salute cardiovascolare. Ora i ricercatori hanno dimostrato che se i bevitori leggeri riducessero il consumo di alcol sarebbero meno a rischio malattia coronarica, avrebbero un indice di massa corporea e la pressione sanguigna più bassi.
In particolare, gli scienziati hanno scoperto che le persone con una variante genetica legata al consumo basso di alcol hanno anche una salute cardiovascolare migliore. Questi individui, infatti, hanno un rischio di sviluppare una malattia coronarica ridotto del 10 per cento. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato oltre 50 studi sulle abitudini di consumo di alcol e sulla salute cardiovascolare di più di 260mila persone.
"Mentre gli effetti dannosi sul cuore del consumo pesante di alcol sono ben definiti, negli ultimi decenni abbiamo sentito spesso segnalazioni di potenziali effetti benefici per la salute del bere leggero o moderato", ha detto Juan Casas, autore dello studio. "Tuttavia, ora abbiamo la prova - ha continuato - che alcuni di questi studi soffrono di limitazioni che possono influenzare la validità dei risultati. Nel nostro studio abbiamo trovato un legame tra un ridotto consumo di alcol e una migliore salute cardiovascolare, indipendentemente dal fatto che l'individuo sia un bevitore leggero, moderato o pesante".
I ricercatori hanno preso in considerazione un gene che funge da indicatore per il consumo di alcol. Gli individui portatori di una variante del gene 'alcol deidrogenasi 1B' sono noti per la scarsa tolleranza all'alcol.
Questo infatti provoca sintomi come nausea e rossore in viso e, di conseguenza, porta a consumare meno alcol. Utilizzando la variante genetica come un indicatore di consumo basso di alcol, i ricercatori sono stati in grado di trovare legami tra queste persone e una migliore la salute cardiovascolare. I ricercatori sono convinti che questo approccio genetico permetta di superare i limiti di studi precedenti e che consenta di avere risultati più precisi.


FONTI:PAGINEMEDICHE.IT
AGI Salute
Data pubblicazione ven, 11 lug 2014
Data ultima modifica ven, 11 lug 2014

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