(05-08-14) Nuove scoperte sul fronte delle malattie cardiovascolari
Sull ultimo numero del New England Journal of Medicine è apparso uno studio, frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori afferenti ad un consorzio internazionale al quale appartiene anche l Università di Verona (che ha contribuito con i campioni biologici di oltre 2600 soggetti raccolti dal 1996 nella biobanca dell Università), grazie al quale è stata identificata una mutazione genetica che potrebbe proteggere dalla cardiopatia ischemica.
Nell ambito dello stesso progetto di ricerca è stato anche identificato un nuovo tipo di colesterolo cattivo. Le persone portatrici di queste mutazioni genetiche (1 su 150) avrebbero un livello di trigliceridi nel sangue di almeno il 40% in meno rispetto alle altre e un rischio di malattie cardiovascolari inferiore di almeno il 40%.
Lo studio ha mostrato che ad essere pericolosa per la salute è solo una parte dei trigliceridi, cioè quella costituita dalla proteina Apo C3. Per questo l importanza dello studio sta nell aver individuato nei trigliceridi ricchi di questa proteina un nuovo bersaglio terapeutico.
Fonti: paginemediche.it
Univrmagazine
Data pubblicazione gio, 17 lug 2014
Data ultima modifica gio, 17 lug 2014
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