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Le ricerche di Gerona 2005

(06-09-14) AOEC: Ricercatori sudanesi valutano l’attività anticonvulsiva e il meccanismo d’azione dello zenzero




27 Ago 2014
presentato in occasione del 10° congresso asiatico.
Secondo uno studio presentato in occasione dell’AOEC, tenutosi in agosto a Singapore, lo zenzero è una fonte potenziale di agenti anticonvulsivi.
Alcuni ricercatori dell’Università della Gezira Faculty of Pharmacy di Wad Medani, in Sudan, e della Ahfad University for Women School of Pharmacy di Khartoum, in Sudan, hanno eseguito una ricerca sulla potenziale attività anticonvulsiva dell’estratto di zenzero, oltre al coinvolgimento dell’acido gamma amminobutirrico (gamma aminobutaric acid, GABA) e dei recettori vanilloidi nel meccanismo d’azione dello zenzero quale anticonvulsivo.
I ricercatori hanno utilizzato dei modelli animali sperimentali per indurre degli attacchi convulsivi generati da elettroshock massimo (maximum electroshock seizures, MES) e pentilenetrazolo (PTZ) al fine di determinare l’attività anticonvulsiva dello zenzero. Per determinare la possibile mediazione del GABA e dei recettori vanilloidi nel meccanismo d’azione dello zenzero quale anticonvulsivo, sono stati utilizzati rispettivamente picrotossina (antagonista non competitivo del GABA) e capsazepina (antagonista del recettore vanilloide). Secondo i ricercatori, l’estratto di zenzero (Zingiber officinale Roscoe) (400 mg/kg) ha indotto una protezione del 100% contro gli attacchi convulsivi indotti da MES e PTZ su modelli animali. L’ED100 dello zenzero nei due modelli precedenti ha indotto una protezione del 20% contro gli attacchi convulsivi indotti da picrotossina su modello animale, indicando un possibile parziale coinvolgimento dei recettori del GABA. Inoltre i ricercatori hanno registrato che la capsazepina ha indotto un blocco rispettivamente dell’80% e del 60% dell’attività anticonvulsiva dello zenzero contro gli attacchi convulsivi indotti da MES e PTZ su modelli animali, indicando un possibile coinvolgimento dei recettori vanilloidi.

Fonte: Quotivadis ([email protected])

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