(11-09-14) PERCHÉ E COME GLI EFFETTI COLLATERALI DELLE STATINE POSSONO DAVVERO UCCIDERE.

di Aurora Geib

Milioni di Americani assumono statine per abbassare i loro livelli di colesterolo. Sebbene questi farmaci frequentemente prescritti possano sembrare una cura magica per tutti i sintomi del colesterolo, la verità é che le statine portano una moltitudine di scompensi pericolosi - e talvolta fatali.

La 411 sulle Statine
Le statine agiscono bloccando la capacità del corpo umano di produrre colesterolo. Possono anche aiutare il fisico a riassorbire il colesterolo già formato lungo le pareti arteriosi, prevenendo così la formazione di ulteriori ostruzioni.
Quando le statine controllano nel fegato la HMG-CoA riduttasi, esse causano anche una moltitudine di effetti collaterali, tra i quali dolori muscolari e alle articolazioni, nausea, mal di testa, costipazione e diarrea. Se queste spiacevoli complicazioni non sono sufficienti per far riflettere due volte prima di assumere statine, ecco altri più seri - e potenzialmente mortali- effetti collaterali.
DANNI AL FEGATO:
Il fegato, che funziona come filtro del corpo umano, permette che esso svolga tutte le sue funzioni e contemporaneamente lo libera dalle tossine. Le statine possono causare picchi enzimatici nel fegato, causando così una serie di complicanze, tra cui itterizia e disfunzioni gravi, con conseguenze su tutto il corpo umano e non di rado necessità di trapianto di fegato.
DANNI AI RENI
Un effetto collaterale estremamente serio é meglio noto come rabdomiolisi, ovvero la degenerazione del tessuto muscoloscheletrico, con danni ai reni e decesso. Sebbene la rabdomiolisi avvenga più frequentemente come reazione delle statine con altri farmaci, può avvenire anche in modo indipendente.
DIABETE DI TIPO 2:
Il diabete contribuisce alla morte di più di 230.000 Americani ogni anno a causa di varie malattie concomitanti, quali malattie cardiache e disfunzioni renali.
Le statine sono connesse al diabete perché aumentano i livelli di glucosio e HbA1c. Anche la FDA ha confermato la connessione tra statine, alti livelli di glucosio nel sangue e il diabete.
Le statine non solo aumentano il rischio di diabete ma allo stesso tempo aumentano la resistenza insulinica, mentre innalzano gli zuccheri nel sangue.
Se isolate, queste complicanze sono problematiche; associate, diventano potenzialmente catastrofiche e possono portare ad attacchi cardiaci e a malattie quali il cancro, il Parkinson e l'Alzheimer.
MALATTIE NEUROLOGICHE
Molti pazienti che assumono statine riferiscono di perdita di memoria, confusione, distrazione, amnesia ed alterazioni del processo mnemonico, ma il danno neurologico causato dalle statine non finisce qui. Alcuni ricercatori hanno collegato le statine alla sclerosi laterale amiotrofica, comunemente chiamata malattia di Lou Gehrig, nota per la sua veloce progressione e poca possibilità di cura.
SCOMPENSI CARDIACI
Se le statine sono assunte per prevenire problemi cardiaci, perché coloro che ne assumono hanno funzioni cardiache più deboli rispetto a coloro che non le assumono?
ANCORA SULLE STATINE
Sebbene possa essere facile pensare di assumere statine per controllare il colesterolo e poi smettere semplicemente la cura, la verità é che molte persone necessitano di continuare l'assunzione di statine per tutta la vita, una volta iniziata.
Come si può quindi evitare di assumere statine? Cambiando radicalmente stile di vita, aiutando così a ridurre naturalmente il nostro colesterolo. Eppure smettere di fumare, mangiare bene, fare sport regolarmente e controllare i livelli di stress sembra essere più difficile che ingoiare un po' di pillole.
Anche se un Americano su 4 é sotto statine, solamente pochissimi di essi sono consapevoli dei loro devastanti effetti collaterali e delle complicanze spesso mortali.
Nonostante le statine possano sembrare una soluzione facile e veloce, i loro effetti a lungo termine - di cui molti fatali- decisamente oltrepassano i benefici a breve termine.
Fonti:
1) http://professional.diabetes.org
2) http://www.mayoclinic.org
3) http://www.ncbi.nlm.nih.gov
4) http://www.ncbi.nlm.nih.gov
5) http://www.nytimes.com
http://science.naturalnews.com
Traduzione di Ludovica Savoia - Verona

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