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Le ricerche di Gerona 2005

(14-09-14) Non chiediamo troppo al nostro corpo: un vademecum per ricaricare le batterie



Il pieno di energia? Bastano pochi accorgimenti per ricaricare le batterie e non sentirsi sfiniti a fine giornata:
•anche se siamo stanchi è bene non sospendere la quotidiana attività fisica. Uno studio realizzato dall’Università della Georgia ha messo proprio in evidenza come una regolare attività fisica aiuti la nostra resistenza.

•Mai dimenticarsi di bere se non vogliamo intaccare i nostri livelli energetici. La disidratazione riduce il volume ematico e rende il sangue più spesso. Ne risulta così compromesso il pompaggio cardiaco e ridotta la velocità con cui l’ossigeno e le sostanze nutritive raggiungono muscoli ed organi.

•Fare il pieno di ferro grazie a carne di manzo (magra), fagioli, tofu, uova, verdure a foglia verde, noci e abbinarli ad alimenti ricchi di vitamina C perché ne favoriscono l’assorbimento.

•Non essere perfezionisti all’estremo sul lavoro: piuttosto porsi degli obiettivi misurabili e raggiungibili.

•Non lasciarsi prendere dall’ansia prima del tempo se non ci si vuole sentire esausti mentalmente.

•Non saltare la colazione: il rischio è di non far ripartire il metabolismo dopo la notte di sonno.

•Tenere costante il livello di zuccheri nel sangue non abusando di snack e seguendo una dieta sana ed equilibrata. L’altalena di zuccheri ci rende più stanchi.

•Non si può far tutto, talvolta dire “no” può aiutarci a stare meglio.

•Riordinare la propria scrivania a fine giornata può aiutarci a ripartire col piede giusto il giorno dopo. Una ricerca svolta a Princeton è giunta alla conclusione che lasciare la propria postazione piena di scartoffie può limitare la concentrazione e la capacità del cervello di elaborare informazioni.

•La vacanza è sacra: basta mail e telefonate di lavoro se si vuole staccare veramente la spina.

•Bere alcolici prima di dormire non migliorerà il nostro sonno, anzi aumenterà la nostra adrenalina.

•Controllare la posta elettronica stando a letto può alterare il naturale ritmo circadiano del corpo, riducendo i livelli di melatonina.

•Non esagerare con la caffeina (3 tazze al giorno sono il limite consentito) perché questa sostanza inibisce il rilascio di adenosina, un neurotrasmettitore che induce l’insorgenza del sonno.

•Evitare le ore piccole anche nel fine settimana.


Fonti:
paginemediche.it
Health
Data pubblicazione lun, 25 ago 2014

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