(21-09-14) Salute: al Gemelli si punta sul trapianto di microbiota
13:18 10 SET 2014
(AGI) - Roma, 10 set. - Potrebbbe essere il trapianto di microbiota l'approccio clinico giusto per la terapia di diverse malattie tra cui il diabete, e obesita' ma anche sclerosi multipla e autismo. Ne sono convinti i ricercatori dell'Universita' Cattolica - Policlinico Agostino Gemelli che non solo hanno in corso numerosi trial clinici in questo campo su pazienti con diabete insulino-resistente in fase precoce e con colite ulcerosa, ma oggi presentano il corso "Postgraduate Course GUT Microbiome, Nutrition and Health" organizzato dalla Associazione Europea di Gatroenterologia, Endoscopia e Nutrizione - EAGEN insieme al workshop congiunto XXVIIth International Workshop on Helicobacter and Microbiota in Inflammation and Cancer, dedicato a Helicobacter pylori e al suo ruolo nell'infiammazione gastrointestinale e nel cancro, a cura del Gruppo di Studio Europeo su Helicobacter - EHSG (11-13 settembre). Il trapianto di microbiota fecale (FMT) e' uno dei piu' innovativi nuovi trattamenti del XXI secolo. Gli esperti ritengono che questa procedura, che trapianta i microbi da un intestino umano ad un altro attraverso la materia fecale, potrebbe offrire la cura a una vasta gamma di malattie e gettare nuova luce sul ruolo del microbioma in malattie gastrointestinali e non solo. Eseguire il trapianto di per se' e' una procedura non complicata: bisogna isolare la flora batterica di un donatore sano attraverso sofisticate procedure microbiologiche di purificazione. Questo liquido viene poi somministrato al ricevente per bocca o per via rettale. Attualmente il trapianto viene effettuato per contrastare infezioni ricorrenti da Clostridium difficile - e il Policlinico Gemelli e' attualmente l'unico centro in Italia ed uno dei pochi centri al mondo a praticare di routine questa terapia. La comunita' scientifica e' al lavoro anche in altri campi. Uno studio presentato lo scorso agosto alla conferenza della American Gastroenterological Association tenutasi a Chicago riporta che il 70 per cento dei soggetti che hanno ricevuto FMT per la sindrome dell'intestino irritabile refrattaria (IBS) aveva una risoluzione o un miglioramento dei sintomi. I dati confermano inoltre il potenziale del trapianto nel trattamento della malattia infiammatoria intestinale (IBD), colite ulcerosa e morbo di Crohn. Ma si va ormai sempre di piu' consolidando l'idea che la flora batterica intestinale sia un tassello importante non solo nella comprensione delle malattie gastrointestinali, ma anche di un'altra serie di patologie, specie quelle che coinvolgono il sistema immunitario, malattie autoimmuni intestinali (morbo di Crohn) e non (sclerosi multipla). "La flora batterica interagisce infatti con le cellule immunitarie che popolano il nostro intestino - spiega il professor Antonio Gasbarrini, Direttore dell'Unita' Operativa Complessa di Medicina Interna e Gastroenterologia preso il Policlinico A. Gemelli e presidente del congresso EAGEN - modulando l'attivita' di geni chiave per il corretto funzionamento del sistema immunitario". Non si esclude dunque che con il trapianto di microbiota si possa porre rimedio anche a malattie gravi e complesse come la sclerosi multipla, misteriose come l'autismo che non a caso risulta spessissimo associato a numerosi problemi gastrointestinali.
Fonte: (AGI) Red/Pgi .
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